Si chiamava Davide Camedda, aveva 43 anni ed era sergente maggiore capo al poligono militare di Perdasdefogu da poco più di un mese, dopo una lunga esperienza come fuciliere con l’aria in quel della provincia piacentina. Lascia il padre, il fratello e una compagna. Lacrime e dolore a Cabras, paese nel quale era nato e al quale è sempre rimasto legato. Camedda, in sella alla sua moto, si è scontrato al bivio per Nurri con un camion che stava trasportando del latte. L’impatto è stato fatale, per il 43enne non c’è stato purtroppo nulla da fare: l’arrivo dell’elisoccorso si è rivelato inutile, il suo cuore ha cessato di battere nell’asfalto della Statale 198, sotto gli occhi impotenti di soccorritori, carabinieri e del guidatore del camion.
La notizia della scomparsa di Camedda ha rapidamente valicato il mare, arrivando sino al cuore dell’Italia: sino a un mese e mezzo fa, infatti, sempre in forza all’Aeronautica militare lavorava come fuciliere dell’aria nella provincia piacentina, non distante da Grosseto. Sconvolta tutta la comunità di Cabras e tutti i suoi colleghi militari.