La lunga battaglia tra un pensionato di Cagliari e la “nuova” società idrica Abbanoa
Si è trasferito dalle allora palazzine di via Nuoro (abbattute, più o meno, e ‘trasformate’ nell’attuale Palazzo Doglio), a quelle di un altro rione. Aveva 35 anni ed era già sposato con figli, il ferroviere Mauro Garrucciu: mai avrebbe pensato, nel 2025, di doversi difendere da delle richieste di denaro “illegittime”. Da parte di Abbanoa, poi, men che meno.
Alla fine c’è, per fortuna, arriva il lieto fine. Lo racconta il presidente di Adiconsum Cagliari, Simone Girau.
Nel lontano 1985, un cittadino residente a Cagliari ha richiesto al gestore idrico dell’epoca la cessazione della propria utenza, effettuando regolarmente anche il cambio di residenza. La vicenda sembrava chiusa. Nel 2018, però, l’uomo ha scoperto che Abbanoa stava emettendo fatture a suo nome relative a quell’utenza per 2500 euro.
LEGGI ANCHE: Bolletta Abbanoa choc per un pensionato di Villasor: “32mila euro per una perdita idrica”
Nonostante fossero trascorsi ben 33 anni, ha presentato un primo reclamo scritto il 6 agosto 2018, allegando la documentazione ancora disponibile: il cambio di residenza e una comunicazione del vecchio gestore che attestava la cessazione dell’utenza. Non ricevendo alcuna risposta da Abbanoa, il cittadino si rivolge ad Adiconsum Cagliari. L’associazione avvia immediatamente la procedura di “Soluzione Negoziata”.
Ora, a distanza di quarant’anni dalla cessazione dell’utenza e a sette dall’avvio della soluzione negoziata, Abbanoa ha finalmente fornito un riscontro ufficiale. Dopo un sopralluogo tecnico, è stato accertato che il contatore non era presente sul posto. L’azienda ha così disposto l’annullamento integrale delle fatture contestate, l’azzeramento totale del debito e la chiusura retroattiva dell’utenza, con decorrenza dal primo gennaio 1985.
“Questa vicenda è incredibile non solo per la sua durata, ma anche per l’ostinazione con cui si è preteso il pagamento di una fornitura inesistente” – dichiara Simone Girau, presidente di Adiconsum Cagliari. “Il merito va anche alla determinazione del consumatore, che ha scelto di non arrendersi. È un caso che dimostra quanto sia urgente migliorare i sistemi di gestione delle utenze e garantire ai cittadini risposte oountuali. Nessuno dovrebbe ritrovarsi, dopo decenni, a dover difendersi da bollette illegittime.” Adiconsum Cagliari continuerà a vigilare affinché episodi del genere non si ripetano, e rinnova l’invito a tutti i cittadini a verificare regolarmente la propria posizione contrattuale e la correttezza degli importi richiesti.