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A Siliqua un solo medico non basta: “Operato di tumore, non posso fare le visite di controllo”

Un dottore per tutto il paese? Insufficiente, e non solo per prescrivere medicine contro raffreddori o mal di testa. Un 44enne, disoccupato perchè ancora in lotta contro gli strascichi di un cancro, non riesce da molti mesi a farsi prescrivere nemmeno un’impegnativa: “Non posso fare lunghi tragitti, sono in ritardo con dei controlli fondamentali per la mia salute”
La Redazione

Ha superato un intervento in una parte molto delicata del corpo che era stata aggredita da un tumore, “ma solo dopo che, per ben due volte, gli ospedali avevano annullato quasi all’ultimo il mio ingresso in sala operatoria”, un 44enne di Siliqua C.M., 44 anni, costretto a lasciare il lavoro per curarsi, sta continuando a provare sulla sua pelle cosa voglia dire la carenza di medici di base, meglio noti come medici di famiglia: “Qui a Siliqua stiamo messi male”, afferma, sicuro, l’uomo. “”Nel 2023 è andato in pensione il medico di base, è stato sostituito con un altro dottore, temporaneo”. Tra un tira e molla, poi, si arriva rapidamente a oggi: “C’è un solo medico che segue 1500 abitanti su un totale di tremila”, Quindi, un servizio limitato: “Chi non è coperto, come me, vive grossissimi disagi. Ci sono alcuni miei compaesani che non possono manco inoltrare una domanda in invalidità”.

Ma ciò che preme soprattutto al 44enne è sapere di poter contare, con facilità e restando nella sua Siliqua, di un medico di famiglia che possa prescrivergli le visite da fare, indispensabili per capire se il cancro sia stato davvero totalmente sconfitto oppure no”. Chiaro che l’ansia cresce giorno dopo giorno: “È una situazione vergognosa, anche il sindaco sa tutto ma, purtroppo, non ha i poteri per fare arrivare altri dottori”. E il calvario, per il 44enne, continua, chissà sino a quando.

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