Dalla Regione un aiuto per chi, a causa dei tempi d’attesa troppo lunghi o per motivi economici, rinuncia a curarsi. Approvata dalla Giunta la misura “Buoni servizi sanitari”: un aiuto per i pazienti indigenti che non riescono fruire di una prestazione medica.

La proposta è arrivata dall’assessora del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, Desirè Manca, insieme all’assessore dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale, Armando Bartolazzi. L’obiettivo è contrastare la cosiddetta povertà sanitaria, causata da tempi di attesa troppo lunghi e, per motivi economici, impossibilità di pagare un ticket o accedere a una prestazione medica privata.
La misura solidale, in questa fase sperimentale, è dedicata a soggetti appartenenti a nuclei familiari con un ISEE al di sotto o pari a 10 mila euro. Se il paziente riceve il rimborso dalla ASL di competenza, non potrà in alcun caso accedere ai “buoni sanitari” mentre, viceversa, nel caso in cui acceda ai “buoni sanitari” non potrà godere del rimborso della ASL