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Sfruttamento di cave e miniere in Sardegna: il Governo sfida la Regione

Scontro tra esecutivo nazionale e regionale. La premier si opporrà al ricorso alla Corte costituzionale della giunta Todde che contesta il decreto sulle materie prime di interesse strategico. La decisione al termine del Consiglio dei ministri di ieri sera
La Redazione

E’ scontro tra governo Meloni e la giunta Todde. L’esecutivo nazionale si difenderà nel ricorso alla Corte costituzionale della giunta sarda che contesta il decreto legge del Governo sulle materie prima e mira a ribadire le competenze della Regione sullo sfruttamento di cave e miniere.

Così ieri sera il Consiglio dei ministri, su proposta della premier Giorgia Meloni, “ha deliberato la determinazione d’intervento nel giudizio di legittimità costituzionale promosso dalla Regione Sardegna” contro il decreto legge con “Disposizioni urgenti sulle materie prime critiche di interesse strategico”.
   Lo ha riferito il comunicato di Palazzo Chigi al termine della riunione. Il Governo

La Todde aveva contestato che il Governo, utilizzando impropriamente un decreto-legge, aveva disposto una disciplina lesiva non solo dello Statuto e delle competenze regionali esclusive in materia di sfruttamento di cave e miniere, ma minava soprattutto la possibilità per i sardi di tutelare ambiente e paesaggio. Soprattutto escludendo gli  interventi della Regione dalla valutazione di impatto ambientale, incurante degli impatti che tali disposizioni avrebbero sul nostro territorio”.

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