L’opinione sul Capodanno di Cagliari del noto ristoratore Alessandro Depau
“La programmazione socio turistico ed economica effettuata dal comune di Cagliari si evince nella sua negatività”. Inizia così l’email-sfogo di Alessandro Depau, noto ristoratore di Cagliari (con lui si è arrivati in automatico ad avere, grazie al figlio, due generazioni in più al bistrot Il Bastione in viale Regina Elena). Capodanno 2026, Depau lavorerà ma il sorriso stavolta non compare nemmeno a metà, sulla sua bocca. Il motivo? L’assenza di vacanzieri. Il nome di grido principale, Giusy Ferreri, non ha smosso il settore delle prenotazioni di posti su navi o aerei per il capoluogo sardo.
“Cagliari ormai è diventata una città fantasma per i turisti. Per Capodanno non esistono turisti e non esistono prenotazioni nei locali, tutti allo sbando”, sostiene, amaramente, Depau. “In locali come Metro tanti ragazzi con famiglie vanno ad acquistare e non certo nel canale della ristorazione. I mancati i collegamenti aerei tra il continente e la il resto dei paesi europei non hanno portato nessun tipo di turista in Sardegna, se non quelli che avevano già programmato ancora prima di sapere quali artisti ci sarebbero stati a Cagliari e nelle altre piazze principali dell’Isola”.