Dalla Marina a Castello, nuovi sos per la presenza di gruppi di giovani tra alcol e lanci di pietre nella zona storica di Cagliari
Ogni domenica mattina, da un paio di mesi a questa parte, il quartiere cagliaritano di Castello si sveglia con lo stesso scenario.
Nel parcheggio di via Cammino Nuovo restano bottiglie rotte, cartacce, odori di urina e segni evidenti di una notte fuori controllo.
Il sabato sera, centinaia di minorenni si danno appuntamento in quell’area e trasformano uno spazio pubblico in una zona franca. Bevono superalcolici in grandi quantità, si ubriacano fino a perdere il controllo, vomitano tra le auto in sosta e lanciano bottiglie contro portoni e passanti.
Nessuno interviene, nessuno ferma questa deriva, iniziata da quando alla Marina sono aumentate ronde e controlli delle forze dell'ordine. I ragazzini terribili hanno trovato un altro luogo dove incontrarsi. I residenti raccontano notti insonni, paura e rabbia. Le famiglie evitano di uscire, gli anziani chiudono le finestre.Il problema non riguarda solo il degrado urbano, ma tocca la sicurezza e la responsabilità collettiva.
Chi vive in zona assiste a scene che non dovrebbero appartenere a una comunità civile, tanto più quando coinvolgono ragazzi molto giovani. Le domande nascono spontanee: "Dove si trovano i genitori di questi minorenni? Chi controlla i loro spostamenti, chi si assume la responsabilità di ciò che accade nelle notti del fine settimana? L’assenza di adulti, di regole e di limiti apre la strada all’eccesso e al rischio. L’alcol scorre senza freni e mette in pericolo chi beve e chi si trova nei dintorni. Anche le istituzioni devono rispondere. Possibile che non si riesca a garantire una pattuglia nelle ore più critiche?".
Il problema è già noto, grazie alle denunce dei residenti, ai comitati di Castello e di Stampace: via Cammino Nuovo segna una vera e propria "separazione geografica" tra i due quartieri storici di Cagliari.
La presenza delle forze dell’ordine potrebbe scoraggiare comportamenti pericolosi e restituire tranquillità ai residenti. Il quartiere chiede controlli, prevenzione e dialogo, non interventi sporadici dopo l’ennesima segnalazione. Via Cammino Nuovo non chiede silenzio assoluto, ma rispetto.
Una città cresce quando tutela i suoi spazi e i suoi giovani, quando educa invece di chiudere gli occhi. Continuare a ignorare questo problema significa accettare che ogni domenica inizi con rabbia e degrado.