Seguici

Per ricevere gli aggiornamenti di Cagliari News nella tua casella di posta, inserisci la tua e-mail nel campo sottostante.

Premendo il pulsante Iscriviti, confermi di aver letto e di accettare la nostra Informativa sulla privacy

A Cagliari donne “fragili” più tutelate: apre la casa protetta gestita da suore e educatrici

La struttura, in via Malta, potrà ospitare sino a 7 persone contemporaneamente: “Più che un semplice rifugio temporaneo, sarà un ambiente familiare”
La Redazione

Donne in difficoltà più tutelate a Cagliari, apre una casa protetta

Una casa protetta per donne fragili a Cagliari. “Un segno di speranza e accoglienza“.

La città oggi accoglie una nuova struttura di grande valore sociale e umano, destinata ad offrire un rifugio sicuro e un percorso di recupero a donne in difficoltà. Questa casa nasce come simbolo di fraternità e accoglienza, pensata non solo come un rifugio temporaneo, ma come un vero e proprio ambiente familiare. Qui, le donne in condizioni di fragilità potranno trovare sostegno nei loro bisogni più urgenti, accompagnate nel loro percorso verso la riscoperta della fiducia in sé stesse e della loro dignità.

Il progetto si configura come un segno concreto di unità tra diverse realtà locali: la Diocesi, la Caritas diocesana, la Fondazione San Saturnino, la Caritas carmelitana e l'Associazione Centro di accoglienza San Vincenzo, con il fondamentale supporto dell'amministrazione comunale. Tutti insieme, questi enti hanno lavorato con impegno per creare una struttura che non solo rispondesse ai bisogni immediati delle persone, ma che fosse anche un luogo di crescita e reinserimento nella comunità.

Come sottolineato da monsignor Giuseppe Baturi, il vescovo della diocesi, questa casa rappresenta un luogo di riscatto, dove ogni donna avrà l'opportunità di ritrovare se stessa e di costruire un futuro migliore, con un sostegno costante e personalizzato. "Non si tratta solo di un rifugio temporaneo, ma di una vera e propria casa, dove ciascuna di queste donne potrà sentirsi al sicuro e amata", ha affermato.

L'attività quotidiana della casa sarà coordinata da suor Anna Cogoni, che assumerà il ruolo di responsabile della struttura. Insieme a un team di educatrici, suor Anna si dedica con passione e dedizione all'accompagnamento delle donne accolte. "Il nostro obbiettivo – ha spiegato – è quello di aiutare le donne a ritrovare fiducia, autonomia e dignità. Ogni percorso sarà personalizzato, perché ogni persona ha una storia diversa, ferite diverse e talenti da scoprire e valorizzare".

Il progetto, che è stato inaugurato come parte delle celebrazioni per l'anno giubilare, rappresenta una vera e propria boccata d'aria fresca per la città e per le donne che ne avranno bisogno. "È una notizia meravigliosa per la nostra comunità", ha dichiarato Anna Puddu, assessora comunale alle Politiche Sociali, aggiungendo che "questa casa è un esempio concreto di come l'amore e l'impegno possano fare la differenza nella vita delle persone".

La struttura avrà una capacità di accoglienza di sette donne e sarà operativa 24 ore su 24, per garantire un supporto continuo e costante. L’accoglienza, che mira a restituire dignità e speranza a chi l'ha persa, sarà accompagnata da percorsi di cura e reinserimento sociale, affinché ogni donna possa ricominciare a vivere con nuove prospettive e opportunità.

Il progetto, dunque, non si limita a offrire un rifugio sicuro, ma diventa anche un laboratorio di cambiamento, un luogo dove la speranza prende forma e dove la comunità si fa carico del benessere dei più vulnerabili. Un passo importante per una città che non dimentica i suoi ultimi e che con coraggio e solidarietà costruisce il futuro per chi ha bisogno di un nuovo inizio.

Per ricevere gli aggiornamenti di Cagliari News nella tua casella di posta, inserisci la tua e-mail nel campo sottostante.

Premendo il pulsante Iscriviti, confermi di aver letto e di accettare la nostra Informativa sulla privacy