Graziano Lebiu vince la sfida contro un grave infarto e torna subito a tifare l’Esperia Olimpia di Cagliari
Superare un infarto e tornare subito sugli spalti, con la sciarpa al collo e la voce pronta a spingere una delle sue squadre del cuore, l’Esperia Olimpia di Cagliari, visto che quelle sarde Graziano Lebiu le sostiene tutte.
Sembra l’inizio di una favola sportiva, e invece è una storia vera fatta di coraggio, pazienza e amore per i colori rossoblù. Protagonista è Graziano Lebiu, presidente dell’Ordine degli infermieri del Sulcis, che dopo una lunga e delicata battaglia personale è tornato a tifare Esperia Olimpia Cagliari, riprendendo il suo posto tra il pubblico.
La sua assenza non era passata inosservata. Per chi frequenta il palazzetto, Graziano non è un semplice spettatore, ma una presenza costante, un punto di riferimento sugli spalti.
Sempre pronto a incitare la squadra nei momenti difficili, a esultare nei successi e a sostenere i ragazzi anche quando il risultato sembra sfuggire di mano.
Non a caso, al suo rientro, qualcuno ha sorriso e detto: “Riecco il nostro sesto uomo”. Della compagine cagiaritana, ma anche degli altri team che, da sud a nord, regalano partite di basket indimenticabili al proprio pubblico.
L’infarto, arrivato all’improvviso, ha imposto uno stop forzato e un percorso di recupero lungo e impegnativo. Un periodo vissuto con la determinazione di chi, per professione e per vocazione, conosce bene il valore della cura, della prevenzione e della resilienza.
Accanto a lui, l’affetto della famiglia, dei colleghi e degli amici, ma anche il pensiero costante della pallacanestro isolana.
Il ritorno sugli spalti ha avuto il sapore di una vittoria personale. Non solo per il significato sportivo, ma per ciò che rappresenta: la riconquista della normalità, il piacere delle piccole grandi passioni, la forza di guardare avanti.
Un messaggio potente, che va oltre il parquet, e che parla a tutta la comunità: non arrendersi, credere nel recupero e tornare a vivere pienamente. Oggi Graziano è di nuovo lì, tra applausi e cori, simbolo di una rinascita che unisce sport e vita.