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Capodanno da solo non basta, a Cagliari aperto solo il 20% degli hotel

Una sruttura operativa su 5, dato uguale a tutta la Sardegna. Il motivo principale del quasi flop turistico? Mancano star internazionali
La Redazione

La festa di Capodanno non riempie gli alberghi dell’Isola e di Cagliari, tanti restano chiusi

Durante le festivitĆ  natalizie saranno circa 314mila i passeggeri in transito negli aeroporti della Sardegna. La fetta più consistente riguarda Cagliari, che da sola concentrerĆ  circa 200mila viaggiatori entro il 7 gennaio. Per lo scalo di Elmas ĆØ giĆ  tempo di consuntivi: anche nel 2025 si conferma, per il secondo anno consecutivo, il superamento della soglia dei cinque milioni di passeggeri. Il resto dei flussi si distribuisce nel nord dell’Isola, dove sono attesi 114mila viaggiatori, in crescita del 2,5% rispetto allo scorso anno. In programma 836 voli e oltre 153mila posti disponibili su 20 collegamenti complessivi.

Se rispetto all’estate i collegamenti internazionali sono più limitati, alcune rotte continuano comunque a sostenere il comparto turistico.

i voli da e per Barcellona e Parigi Orly contribuiscono a riempire le strutture ricettive del nord Sardegna, mentre a Cagliari registra ottimi risultati il collegamento con Basilea.

Le dinamiche dei flussi natalizi risultano fortemente orientate verso il nord dell’Isola, trainate dagli eventi di Capodanno, che vedranno sul palco artisti di primo piano come Max Pezzali e Achille Lauro.

Tuttavia, questi numeri non sono ancora sufficienti a innescare una riapertura generalizzata delle strutture alberghiere stagionali.

"Gli hotel vedranno un aumento dell’occupazione – spiega all’ANSA Paolo Manca, presidente di Federalberghi – ma non ci sono ancora le condizioni per riaprire le strutture che chiudono tra settembre e ottobre".

Secondo Manca, solo una programmazione più ampia potrebbe cambiare lo scenario: "La notte di Capodanno ha un valore, ma se riuscissimo a costruire soggiorni di due o tre giorni, questa strategia avrebbe un impatto più significativo. Al momento, il turismo invernale può contare solo sul 20% delle strutture".

Le festivitĆ  saranno quindi caratterizzate soprattutto da turismo interno, con spostamenti prevalentemente dal sud verso il nord dell’Isola. La presenza di visitatori stranieri esiste, ma resta marginale e non legata agli eventi musicali di fine anno, dominati da artisti italiani. "Forse la presenza di una star internazionale potrebbe rappresentare una vera svolta per il turismo natalizio, sia nazionale che estero. Può sembrare una provocazione, ma ĆØ anche un’idea".


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