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Ruba l’auto della comunità ed evade: 20enne arrestato a Cagliari

Gli agenti ricostruiscono la fuga e bloccano il giovane nascosto nel capoluogo
Ennio Neri

Evasione dalla comunità: 20enne in arresto a Cagliari

Nel rispetto della presunzione di innocenza e della normativa vigente, la Polizia di Stato comunica gli sviluppi sul caso di evasione che coinvolge un 20enne ospitato in una comunità di Arzana. Il giovane, sottoposto agli arresti domiciliari per gravi episodi di maltrattamenti in famiglia commessi a Monserrato, sceglie di fuggire nelle prime ore della giornata con un’azione rapida e improvvisa.

Secondo quanto emerge dalle prime ricostruzioni, il ragazzo ruba l’auto della struttura insieme ad altri tre ospiti. Gli agenti rintracciano subito i tre complici e concentrano l’attenzione sul principale fuggitivo.

Le indagini della Squadra Mobile

La Squadra Mobile di Cagliari avvia le ricerche pochi minuti dopo l’allontanamento. Gli investigatori analizzano i movimenti del giovane e raccolgono informazioni utili attraverso diverse fonti. Le tracce conducono gli agenti verso il capoluogo, dove il 20enne cerca rifugio.

Gli investigatori passano al setaccio alcune zone sensibili della città e individuano un’abitazione che suscita sospetti. La squadra entra nell’immobile al termine di un’osservazione mirata e sorprende il giovane nascosto in una stanza, mentre tenta di evitare un nuovo controllo.

Il fermo e il trasferimento davanti al giudice

Gli agenti bloccano il ragazzo e lo accompagnano negli uffici della Polizia di Stato per completare gli accertamenti. Successivamente, il personale giudiziario conduce il giovane davanti al GIP, che valuta gli elementi raccolti nel corso delle indagini.

Durante l’udienza per direttissima, il giudice ascolta le parti e prende in esame i fatti presentati dagli investigatori. Al termine della seduta, il GIP convalida l’arresto e dispone la misura cautelare in carcere.

Una vicenda ancora in evoluzione

Gli investigatori proseguono con ulteriori approfondimenti e aggiornano costantemente l’autorità giudiziaria, mentre la Polizia invita al rispetto della presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

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