La piscina pubblica principale di Cagliari fa acqua da tutte le parti: Acquasport in crisi
La commissione affronta il caso. Segnalazioni: armadietti e infissi rotti, servizi igienici privi di carta e sapone, docce difettose e acqua gelida dāinverno. Da 2500 a 600 iscritti in pochi anni.
La Commissione Sport del Comune di Cagliari ha esaminato a fondo le criticitĆ della piscina Acquasport, durante una seduta presieduta dal Presidente Michele Boero, che ha guidato un confronto diretto con i gestori dellāimpianto, Danilo e Stefano Anedda, titolari della societĆ Acquasport. Allāincontro ha partecipato anche il Dirigente del Servizio Sport, Marco Zedda, per fornire un quadro tecnico completo sulla situazione.
Il sopralluogo e la segnalazione degli utenti
Il Presidente Boero ha aperto la seduta illustrando le segnalazioni arrivate allāUfficio Sport. Gli utenti denunciano armadietti rotti, panche danneggiate, porte non funzionanti, servizi igienici privi di carta e sapone, docce difettose e un sistema di pagamento poco efficiente. Chi frequenta lāimpianto segnala inoltre acqua troppo fredda nei mesi invernali e attrezzi deteriorati per lāacqua fitness. Le lamentele riguardano anche lāaumento delle tariffe, non accompagnato da un miglioramento dei servizi. I gestori spiegano infine che il periodo Covid ha segnato negativamente lāattivitĆ della piscina, passando da 2500 atleti iscritti a 600 attuali.
La versione dei gestori
Danilo e Stefano Anedda hanno ricostruito la storia della struttura e della concessione. La societĆ ha ottenuto la gestione dellāimpianto nel 2014, dopo anni di proroghe, e sostiene costi molto elevati per la manutenzione ordinaria e straordinaria. I fratelli Anedda mantengono la piscina operativa, eseguono lavori sulle guaine, sulle facciate e sulle vasche, ma non riescono a programmare interventi profondi a causa della concessione annuale.
Hanno ricordato anche la presentazione di un Project Financing nel 2014 e dei successivi aggiornamenti nel 2022 e nel 2023. La mancanza di continuitĆ dirigenziale e il cambio delle normative urbanistiche hanno ostacolato lāavvio del progetto. La nuova proposta protocollata nel 2024 prevede una ristrutturazione completa della copertura, degli impianti e della vasca principale, oggi profonda 4,30 metri.
Inizialmente la piscina era molto legata allāattivitĆ subacquea anche perchĆ© il fondale si presta in quanto una parte risulta profonda 4,30 metri. Attualmente le attivitĆ svolte sono tutte legate al nuoto e si sta dando risalto allāattivitĆ agonistica che conta circa 70 atleti tra esordienti e assoluti. Lāimpianto, pur non omologato per competizioni ufficiali, ĆØ utilizzato per attivitĆ di nuoto, apnea, subacquea, rieducazione funzionale e fitness acquatico, anche in collaborazione con associazioni esterne.
Le criticitĆ gestionali e le prospettive
Il Presidente Boero ha riconosciuto la complessitĆ del quadro, sottolineando la necessitĆ di un rapporto stabile tra il Comune e i gestori per garantire futuro e sostenibilitĆ . Ha proposto unāaudizione in Commissione con i responsabili dellāUfficio Sport e con gli stessi Anedda per valutare eventuali soluzioni condivise.
Durante la visita agli spogliatoi e agli spazi esterni, i commissari hanno evidenziato alcune carenze facilmente risolvibili e altre molto più impegnative. I gestori hanno chiesto al Comune di riconsiderare la responsabilità delle aree esterne, perché richiedono manutenzioni troppo onerose.
Il Presidente Boero ha concluso la seduta esprimendo apprezzamento per il confronto e ha ribadito la volontĆ della Commissione di individuare un percorso chiaro per superare le criticitĆ della piscina Acquasport di Cagliari e restituire piena funzionalitĆ a un impianto sportivo molto importante per il territorio.