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Domani sciopero generale, manifestazione a Cagliari: “Soldi per sanità e pensioni spesi per le armi”

Possibili disagi in città per la raccolta dei rifiuti e la pulizia delle strade
La Redazione

Sciopero generale del 28 novembre a Cagliari: manifestazione

Cagliari si prepara a una giornata di mobilitazione che coinvolge lavoratrici e lavoratori di ogni settore. Domani, 28 novembre, Cobas e le sigle del sindacalismo di base organizzano lo sciopero generale contro la manovra del governo e contro ciò che definiscono un progressivo spostamento di risorse dal welfare agli armamenti.

Le organizzazioni convocate riempiono una lunga lista di rivendicazioni: investimenti massicci in scuola, sanità e trasporti; tagli alle spese militari; stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione; aumenti salariali che recuperano la perdita del potere d’acquisto maturata negli ultimi vent’anni; introduzione del salario minimo e riduzione dell’orario di lavoro.

Cobas chiede anche il blocco delle forniture militari allo Stato di Israele e invita la politica nazionale a “schierarsi a fianco del popolo palestinese”.

Manifestazione in piazza del Carmine

La mobilitazione coinvolge decine di città italiane. A Cagliari l’appuntamento si apre alle 9.30 in piazza del Carmine, dove convergeranno delegazioni dei vari settori lavorativi. Il fronte sindacale contesta inoltre il ddl Sicurezza, l’Autonomia differenziata e le privatizzazioni di aziende energetiche, poste, telecomunicazioni, trasporto pubblico, igiene urbana, sanità e scuola.

Le sigle denunciano “un sistema che amplia disuguaglianze sociali, divari territoriali e precarietà”, e invitano tutte le categorie a partecipare.

Rifiuti e igiene urbana: possibili disservizi

Lo sciopero coinvolge anche il settore dell’igiene ambientale e questo scenario rischia di generare disagi per i cittadini. Il Servizio Igiene e Decoro urbano comunica che l’intera giornata, compresi i turni notturni, potrà registrare interruzioni nella raccolta dei rifiuti e nella pulizia delle strade.

Gli ecocentri di viale Sant’Elia e via San Paolo, insieme alle isole ecologiche di piazza Puglia e via Pisano, potrebbero non aprire. Anche il Centro Informazioni di viale Ciusa potrebbe sospendere l’assistenza sia al pubblico sia via telefono o mail.

La normativa vigente garantisce comunque i servizi essenziali: scuole, ospedali, case di cura, caserme e mercati riceveranno la raccolta ordinaria. Il gestore del servizio cercherà di limitare i disagi. I cittadini potranno esporre regolarmente i rifiuti e riportarli all’interno delle proprie abitazioni in caso di mancato ritiro.

Ritorno alla normalità

Il Comune prevede la ripresa completa dei servizi già dalle prime ore di sabato 29 novembre.

Cagliari si prepara così a una giornata di sciopero che intreccia rivendicazioni nazionali, mobilitazioni locali e possibili ripercussioni sulla vita quotidiana.

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