Eurallumina, i lavoratori per la seconda notte sul silo: chiedono risposte
I lavoratori dellāEurallumina trascorrono la seconda notte consecutiva sul silo, tra pioggia battente e temperature rigide. La protesta entra in una fase sempre più dura e mette a rischio le condizioni fisiche e psicologiche dei dipendenti coinvolti. Nonostante lāimpegno e la resistenza del gruppo, dalla giornata di ieri non arriva alcuna comunicazione riguardo alla riunione del Csf relativa alla vertenza, un silenzio che accresce la tensione e alimenta la preoccupazione.
Lāattesa per lāincontro ToddeāGiorgetti
I sindacati apprendono che domani la presidente della Regione, Alessandra Todde, incontrerĆ il ministro del Mef, Giancarlo Giorgetti, per discutere del tema entrate. Le tre sigle sindacali ā FILCTEM CGIL, FEMCA CISL e UILTEC UIL, insieme alla RSA Eurallumina ā chiedono alla presidente di inserirsi con decisione nel confronto e di sostenere le rivendicazioni avanzate da lavoratrici, lavoratori e organizzazioni sindacali.
Le questioni da risolvere: risorse e rilancio del sito
Le sigle chiedono una soluzione per la fase transitoria, con lāutilizzo delle risorse e lāerogazione dei fondi necessari a garantire lāordinaria amministrazione. Parallelamente, puntano al percorso di prospettiva: lo sblocco delle risorse indispensabili per riavviare il piano industriale da 300 milioni di euro, considerato strategico per il futuro della fabbrica e dellāintero territorio industriale.
Pressione sui rappresentanti istituzionali
La mobilitazione rimane alta e i lavoratori confermano la volontĆ di proseguire a oltranza finchĆ© non arriveranno risposte chiare. Le organizzazioni sindacali chiedono unāassunzione di responsabilitĆ da parte di tutti i livelli istituzionali.
La richiesta non riguarda forme di assistenza, ma il rispetto di norme esistenti e la possibilitĆ concreta di rilanciare un sito produttivo che ospita competenze tecniche di altissimo livello e che rappresenta una risorsa strategica per la Sardegna.