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Maxi rissa nel centro di accoglienza di Monastir: “Centinaia di ospiti, troppi pericoli”

Bottte da orbi, tensione e tanta paura avvolgono il paese. Pressing dei consiglieri di minoranza: “Quel centro va spostato altrove”
La Redazione

Maxi rissa nel centro di accoglienza di Monastir

GiovedƬ notte una maxi rissa nel centro di accoglienza di Monastir ha scosso la comunitƠ e ha mostrato con chiarezza la fragilitƠ della struttura, ormai sotto forte pressione. Tra le trenta e le quaranta persone hanno ingaggiato un violento corpo a corpo con pugni, sedie, tavoli e persino pezzi di legno strappati dagli infissi. Le bottiglie rotte hanno aggravato il caos e hanno provocato ferite a diversi giovani.

Le prime segnalazioni sono arrivate intorno alle 22:30 e le pattuglie hanno raggiunto rapidamente il centro. Come riporta L’Unione Sarda, carabinieri e polizia hanno formato uno schieramento imponente con tredici equipaggi e hanno riportato la calma dopo diversi minuti di forte agitazione. Gli agenti hanno identificato tutti i partecipanti allo scontro e continuano a svolgere verifiche per chiarire le cause della lite, esplosa tra gruppi nordafricani e asiatici appena arrivati nell’isola. Cinque giovani algerini hanno raggiunto il Brotzu in codice giallo con ferite lacero-contuse, mentre un sesto ha ricevuto cure sul posto. Le loro condizioni non destano preoccupazione.

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Da settimane il centro vive una situazione insostenibile. Oltre 550 persone occupano gli spazi con il supporto di appena sei operatori per turno. Alcuni dei nuovi arrivi dormono nei corridoi o sotto i portici su materassi improvvisati. La presenza quasi esclusiva di uomini tra i 19 e i 30 anni alimenta tensioni interne e preoccupazione tra i residenti di Monastir.

I consiglieri di opposizione Alessio Marotto e Luigi Perra hanno scritto al Prefetto e chiedono un intervento urgente. Domandano più vigilanza, una verifica straordinaria della struttura, un tavolo permanente con tutte le istituzioni e perfino una riduzione degli ospiti o un trasferimento del centro in un’area più idonea.

La sindaca Paola Ugas conferma un confronto costante con la Prefettura. Rivendica il lavoro dell’amministrazione e invita il Consiglio comunale a mantenere compattezza e responsabilitĆ . Sottolinea inoltre la necessitĆ  di soluzioni strutturali per tutelare sicurezza e serenitĆ  della comunitĆ .

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