Morto Swiffer, il gatto custode del nuraghe di Barumini
La comunitĆ di Barumini saluta Swiffer, il gatto che per anni ha accolto i visitatori del celebre complesso nuragico con la naturalezza di un vero anfitrione. Swiffer conosceva ogni spazio dellāarea archeologica e si muoveva tra i percorsi con sicurezza e una sorprendente familiaritĆ . Migliaia di turisti hanno scattato foto con lui, spesso convinti di incontrare un custode ufficiale del sito, grazie alla sua presenza discreta ma costante.
Il legame con residenti e turisti
Gli abitanti di Barumini raccontano un affetto profondo nato nel tempo. Swiffer aspettava i visitatori allāingresso, seguiva i gruppi lungo il percorso e cercava punti strategici dove osservare tutto con la calma tipica dei gatti davvero padroni di casa. Molti turisti ricordano lāesperienza al nuraghe anche grazie a lui, spesso definito āil micio archeologoā o āla mascotte del sitoā.
Il suo modo di muoversi e di scegliere dove sostare regalava ai visitatori unāulteriore emozione: un compagno silenzioso che trasformava la visita in unāesperienza più intima e sorprendente.
Un ricordo che rimane nel tempo
La notizia della sua scomparsa ha colpito profondamente sia i residenti sia chi ha incontrato Swiffer anche solo una volta. In molti hanno affidato ai social il proprio saluto, con messaggi carichi di affetto e immagini che raccontano momenti di quotidiana complicitĆ tra il gatto e i visitatori.
Anche gli operatori del sito riconoscono il ruolo unico di Swiffer: con la sua presenza, il gatto ha contribuito a rendere più accogliente il luogo e ha creato un legame emotivo con persone provenienti da tutto il mondo.
Oggi il nuraghe appare più silenzioso, ma il ricordo del gatto custode del nuraghe di Barumini Swiffer continua a vivere tra chi lo ha conosciuto e tra le antiche pietre che lui ha scelto come casa.