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Cagliari dice addio all’uomo più forte della città, è morto Giorgio “Lollottu” Dessì

Cuore d’oro e pugno di ferro, quando serviva. Dipendente comunale, è stato buttafuori in quasi tutte le discoteche del Cagliaritano
Paolo Rapeanu

La città, e Quartu, salutano per sempre uno dei “personaggi” più curiosi e, allo stesso tempo, temuti e stimati: Giorgio “Lollottu” Dessì

Cagliari saluta commossa Giorgio “Lollottu” Dessì. Aveva 75 anni e, per chi ne ha almeno quaranta, il nome evoca timore e rispetto per una persona che “faceva l’impossibile per aiutarti”.

Cuore d’oro e pugno di ferro, due materiali ben diversi, calibrati nell’utilizzo. Nato a “Su Baroni” (il rione oggi soppiantato da via Tuveri a Cagliari) ha lavorato come dipendente comunale e, poi, è stato il buttafuori di quasi tutte le discoteche di Cagliari e provincia.

Solo a vederlo, i "gabilli" si calmavano all'istante e si trasformavano quasi in "cremini" acculturati (citofonare a qualunque cagliaritano nato negli anni Ottanta per farsi tradurre correttamente i due termini in corsivo).

Incuteva timore quanto bastava, il ruolo del buttafuori era quello più importante per la sicurezza di tutti e la buona riuscita della serata.

Poi, nella vita, qualche "sana" scazzottata in rione non è certo mancata. Ma, come direbbe qualcuno, l'alternativa sarebbe un'esistenza troppo piatta e senza emozioni.

Si è spento a 75 anni Giorgio "Lollottu" Dessì, in un letto dell'ospedale Santissima Trinità: era lì da un mese, in lotta contro il cancro.

Da tempo aveva lasciato il capoluogo sardo e viveva a Quartu, nel vasto e moderno rione di Pitz'e Serra.

Ad aprile aveva perso la sua compagna, Martine, di origine francese. Con lei aveva condiviso tanti anni, a partire dal trasferimento da Cagliari a Quartu.

Tra i tanti che lo piangono ci sono, prima di tutto, i suoi parenti. Uno dei nipoti, Marco, dispensa su Cagliari News parole sincere e commosse: "Sì, zio era temuto perchè si sapeva far rispettare e, contemporaneamente, se tu eri in difficoltà arrivava a darti il suo cuore pur di aiutarti".

Un gigante buono, a parte quando proprio le avversità della vita non gli consentivano di restare impassibile. Ma, appunto, "c'est la vie".

Giorgio Dessì, "Lollottu" per tutti, l'ha vissuta come ha desiderato, sulla cresta dell'onda e delle emozioni, affrontando giorno dopo giorno col sorriso.

Saranno sicuramente tanti a volerlo salutare per l'ultima volta: il funerale è in fase di definizione e, quasi certamente, sarà celebrato sabato al cimitero di San Michele, nella Cagliari che "Lollottu" conosceva meglio delle sue tasche e che ha sempre "attraversato" a testa alta.

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