Giallo di Emanuela Murgia, i Ris nel canyon di Tuvixeddu
Il giallo di Tuvixeddu torna al centro dellāattenzione. Nei prossimi giorni i carabinieri del Ris di Cagliari effettueranno un nuovo sopralluogo nel canyon dove, il 5 febbraio 1995, venne ritrovato il corpo senza vita di Manuela Murgia. Secondo quanto riporta LāUnione Sarda oggi in edicola, gli investigatori hanno chiesto al gip Giorgio Altieri una proroga per completare la perizia sui reperti biologici, spostando la consegna finale al 30 novembre.
Le indagini e la proroga delle analisi
I tecnici del Ris intendono raccogliere ulteriori campioni di terreno e vegetazione da confrontare con i reperti giĆ esaminati. Lāobiettivo consiste nel verificare la compatibilitĆ di alcune tracce trovate sui vestiti della ragazza, elemento considerato cruciale dallāinchiesta coordinata dal pm Guido Pani. La prima scadenza, fissata per settembre, era giĆ slittata al 9 novembre a causa dellāelevato numero di analisi da completare.
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Trentāanni di dubbi e nuove ipotesi
Lāinchiesta per omicidio, riaperta lo scorso marzo dopo la consulenza del medico legale Roberto Demontis, ha rimesso in discussione la tesi del suicidio sostenuta negli anni Novanta. Secondo il documento, la giovane sarebbe morta dopo unāaggressione e il suo corpo sarebbe stato trascinato fino al canyon. Unico indagato rimane lāex fidanzato, Enrico Astero, oggi 54enne.
Verso lāincidente probatorio
Entro fine mese, i colonnelli del Ris, Andrea Berti e Marco Palanca, consegneranno il rapporto conclusivo che verrĆ discusso nellāudienza dellā11 dicembre. Le conclusioni dovranno essere valutate anche dai consulenti di parte: il generale Luciano Garofano, scelto dalla difesa, e il genetista Emiliano Giardina, indicato dalla famiglia Murgia.
Il caso, dopo trentāanni, torna dunque a scuotere la cittĆ . Le nuove verifiche nel canyon potrebbero finalmente fare luce sulla morte della sedicenne cagliaritana, una veritĆ che i familiari inseguono senza sosta dal 1995.