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Cagliari, guerra a Villanova: l’Arciconfraternita della Solitudine commissariata dalla Diocesi

Fatale lo scontro tra il presidente e il consiglio dell’antico sodalizio: Baturi nomina don Zuncheddu commissario
Ennio Neri

Cagliari, commissariata l’Arciconfraternita della Solitudine

L’Arciconfraternita della Solitudine di Cagliari, quella che anima i riti della Settimana Santa e che porta il grande Crocifisso (“Su monumentu”) in Cattedrale il Venerdì Santo,  è stata ufficialmente commissariata. La decisione è arrivata dopo un periodo di tensioni interne, culminato con le dimissioni del presidente del gruppo religioso via San Giovanni Domenico Corso. Fatale il conflitto tra quest’ultimo, in carica da ormai oltre 10 anni, e il consiglio. Corso era insoddisfatto della gestione del consiglio e aveva manifestato le proprie lamentele riguardo alla mancanza di supporto per la sua visione e il suo stile di conduzione. Il consiglio, da parte sua, rimproverava invece al presidente una gestione troppo autoritaria dell’antico sodalizio di Villanova. E così la Curia, ha deciso di intraprendere una visita canonica per fare chiarezza sulla situazione interna.

La visita canonica e la decisione dell’Arcivescovo

Il Primicerio Monsignor Alberto Pala, parroco della Cattedrale, incaricato di condurre l’ispezione, ha svolto una serie di audizioni con i membri dell’Arciconfraternita. E ha raccolto informazioni e comprendere meglio la situazione. Dopo aver analizzato i risultati delle audizioni, è stata redatta una relazione che ha portato all’intervento dell’Arcivescovo. La decisione di commissariamento, infatti, è stata presa per garantire la serenità e la stabilità dell’associazione, don Luigi Zuncheddu, sacerdote e giurista esperto, è stato nominato commissario dell’Arciconfraternita, assumendo le funzioni di presidente e rappresentante legale.

Cosa cambia con il commissariamento?

La nomina di don Zuncheddu segna la fine del mandato del presidente dimissionario, Domenico Corso, e l’immediata decadenza dei membri del consiglio. A partire da oggi, tutte le funzioni di governo dell’Arciconfraternita sono sotto la responsabilità del commissario nominato dall’Arcivescovo. Nonostante il cambiamento, il cappellano dell’Arciconfraternita, don Cristiano Piseddu (anche lui recentemente in conflitto con l’ex presidente Corso) ha confermato che il programma spirituale proseguirà senza interruzioni.

Il futuro dell’Arciconfraternita e le reazioni interne

Il commissariamento ha suscitato una serie di reazioni tra i confratelli e le consorelle. Alcuni hanno accolto la decisione come una necessità per ristabilire l’ordine e risolvere le problematiche interne. Mentre altri hanno espresso preoccupazione per la perdita di autonomia e la direzione che prenderà l’associazione sotto la nuova guida. Il commissario ora convocherà un’assemblea plenaria. Verrà redatto un nuovo statuto ancorato alle norme stabilite dalla Cei e si andrà così alle nuove elezioni.

Il Cappellano Piseddu ha esortato i membri dell’Arciconfraternita a seguire con obbedienza e fiducia le nuove disposizioni, ricordando che l’obiettivo rimane quello di rafforzare la spiritualità e la coesione all’interno del sodalizio. In questo periodo di transizione, tutti sono chiamati a lavorare insieme per garantire il bene comune e la continuità della missione spirituale della confraternita.

Con il nuovo commissariamento, l’Arciconfraternita della Solitudine di Cagliari si appresta a scrivere una nuova pagina della sua storia, con la speranza che la riorganizzazione porti a un rinnovato slancio spirituale e a una maggiore armonia tra i suoi membri.

Arciconfraternite in crisi

La crisi dell’Arciconfraternita della Solitudine non è purtroppo un caso isolato. Anche l’altro sodalizio di Villanova, l’Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso, è commissariato da oltre un anno, dopo l’addio dell’ex presidente Pierpaolo Mureddu, da don Pietro Mostallino.

Sant'Efisio a Stampace

L’Arciconfraternita del Gonfalone (quella che custodisce e tramanda il culto di Sant’Efisio a Stampace) si trova con il presidente Andrea Loi in proroga "anche se nel pieno delle proprie funzioni, esattamente come il consiglio", assicura lo stesso presidente del gruppo religioso di piazza Sant'Efisio. Loi ostenta sicurezza, si definisce forte dell'appoggio degli altri confratelli e bolla come maldicenze degli scontenti le voci sui veti nei confronti dei candidati alla presidenza del Gonfalone. E proprio questi ultimi dovranno attendere per le elezioni, perché il voto è slittato in attesa del nuovo statuto. Attualmente la Diocesi sta predisponendo la bozza, il documento dovrà poi essere approvato dall'assemblea generale dell'Arciconfraternita stampacina. Ma per il via libera definitivo servirà poi un ultimo passaggio burocratico: il sigillo definitivo dell'Arcivescovo.

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