Cagliari, la Marina si rialza dopo la violenza: piazze più sicure e giovani protagonisti del cambiamento
A una settimana dal drammatico accoltellamento tra due minorenni di appena quindici anni, il quartiere Marina ha mostrato ieri sera un volto completamente diverso. Lāarea, spesso teatro della cosiddetta āmalamovidaā, ĆØ stata attraversata da unāaria di rinnovata serenitĆ e controllo.
Decisiva, come sottolineano residenti e commercianti, ĆØ stata la presenza capillare delle forze dellāordine: polizia e carabinieri hanno pattugliato con costanza le strade e le piazze principali, garantendo una serata tranquilla e senza eccessi.
Dalle 15 alle 21, solo una cinquantina di ragazzi si sono ritrovati nei luoghi più frequentati del quartiere, perlopiù in piccoli gruppi e in condizioni di sobrietà . Un dato che segna una svolta rispetto alle notti di caos e degrado che spesso hanno animato la Marina.
In questo nuovo clima, gli operatori di strada dellāassociazione IFOS, guidati dallo psicologo Luca Pisano, hanno promosso unāiniziativa di riflessione e confronto con i giovani.
Lāobbiettivo: trasformare la paura e la rabbia in parole, pensieri e consapevolezza. Su grandi cartelloni bianchi, collocati tra piazza SantāEulalia, via Sicilia e via Napoli, i ragazzi hanno potuto lasciare messaggi anonimi sotto la scritta āFai sentire la tua voceā.
I pensieri emersi raccontano un desiderio di cambiamento e di responsabilitĆ : āBasta girare armati, poteva scapparci il morto per una ragazzata!ā, scrive qualcuno. Un altro aggiunge: āHai perso nel momento stesso in cui hai tirato fuori il coltelloā. E ancora: āI problemi si risolvono parlandone, non con le lameā.
Tra le frasi compare anche una riflessione più complessa: āSe provochi, ĆØ normale che poi reagiscono⦠ma non cosƬ!ā, segno di una consapevolezza ancora in costruzione, ma che testimonia la voglia di capire e di crescere. Lāiniziativa, accolta con favore dagli abitanti, rappresenta un primo passo verso la riappropriazione del quartiere da parte della comunitĆ .
āVedere i ragazzi fermarsi a scrivere, a discutere, ĆØ il segno che qualcosa si sta muovendo ā commenta un commerciante di via Napoli ā. Speriamo che non sia solo una parentesi, ma lāinizio di una nuova normalitĆ per la Marinaā.
Il messaggio che arriva da Cagliari ĆØ chiaro: il cambiamento parte dal dialogo, e anche dopo la violenza, cāĆØ sempre spazio per la rinascita.