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Finti carabinieri in Marmilla cercano di spillare 40mila euro a un’anziana

La coppia di balordi, entrambi della Campania, bloccata dai veri militari: ecco cosa avevano architettato
La Redazione

Tentata estorsione ai danni di un’anziana a parte di due finti carabinieri: arrestata una coppia di campani

Operazione congiunta dei Carabinieri tra le Compagnie di Ghilarza, Mogoro e Villacidro Nella tarda serata del 24 ottobre, i Carabinieri delle Compagnie di Ghilarza e Mogoro, con il supporto dei colleghi di Villacidro, hanno arrestato in flagranza di reato un uomo e una donna residenti in Campania.

Sono loro i responsabili, con complici, di tentata estorsione aggravata ai danni di una anziana e fragile donna della Marmilla. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la vittima sarebbe stata contattata telefonicamente da un individuo che, spacciandosi per un maresciallo, l’avrebbe intimorita sostenendo che fosse indagata per una rapina commessa con la sua auto.

L’anziana, sotto pressione, sarebbe stata indotta a preparare 41000 euro in contanti e diversi gioielli in oro con la falsa promessa di evitare una perquisizione domiciliare e un presunto trattenimento in caserma. L’inganno, giĆ  noto alle forze dell’ordine per precedenti episodi simili, si fonda su un meccanismo di manipolazione psicologica: i truffatori sfruttano la fiducia che la popolazione ripone nell’Arma dei Carabinieri per insinuare paura e senso di colpa in persone anziane o vulnerabili, spingendole cosƬ a consegnare denaro o preziosi. Nel corso della telefonata, i malviventi avrebbero costretto la vittima a mantenere la linea attiva — una tecnica che impedisce altre chiamate in entrata — mentre le chiedevano dettagli sulla sua abitazione, probabilmente per individuarne l’esatta posizione. L’interlocutore aveva poi annunciato l’arrivo di ā€œcollaboratoriā€ incaricati di ritirare il denaro e i gioielli. Grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri dei Comandi Provinciali di Oristano e Cagliari, i due sospettati sono stati bloccati prima di riuscire a mettere le mani sul bottino. Durante la perquisizione del veicolo utilizzato, i militari hanno rinvenuto un monile nascosto, del quale la coppia non ha saputo giustificare il possesso e che potrebbe essere collegato a un episodio analogo. I due arrestati sono stati trasferiti al carcere di Uta, a disposizione dell’AutoritĆ  Giudiziaria.

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