Cinquanta Donne del Vino da tutta Italia, guidate dalla presidente Daniela Mastroberardino, saranno in Sardegna dal 23 al 26 ottobre per un viaggio studio che intreccia cultura, ricerca scientifica e tradizioni enogastronomiche.
L’isola, terra di vitigni autoctoni e di straordinaria longevità, accoglierà le protagoniste dell’Associazione nazionale Le Donne del Vino in un percorso di approfondimento dedicato ai vitigni sardi, ai segreti della lunga vita e ai valori di una comunità che ha saputo custodire la propria identità.
Cuore del programma sarà la tavola rotonda “Vino e longevità”, in calendario sabato 25 ottobre a Lanusei, nel cuore dell’Ogliastra, una delle aree appartenenti alle Blue Zone del mondo, le cinque regioni (insieme a Okinawa in Giappone, Ikaria in Grecia, Nicoya in Costa Rica e Loma Linda in California) dove la speranza di vita è più alta della media globale.
All’incontro interverranno esperti di viticoltura, medicina e cultura del vino, tra cui Gianni Lovicu (Agris Sardegna, progetto Akìnas), Luca Deiana (già docente Università di Sassari, studioso dei centenari), Mariano Murru (presidente Assoenologi Sardegna) e Angelo Concas (enogastronomo e sommelier). A moderare sarà Rossella Pisano, socia dell’Associazione e maestro assaggiatore di vino.
A seguire, una masterclass dedicata al Cannonau, simbolo dell’isola e vino emblema di salute e convivialità, e un pranzo nella suggestiva località di Perdefroris, nel cuore della Blue Zone, dove le Donne del Vino scopriranno i piatti della tradizione.
Non mancheranno momenti di scoperta del territorio e di approfondimento enologico, come la visita alla Cantina Argiolas e la masterclass sul Carignano ospiti della Cantina di Santadi, tra le più rappresentative dell’isola. Le Donne del Vino scopriranno le diverse sfumature di questo vitigno, coltivato ancora a piede franco su terreni sabbiosi che guadano il mare. La masterclass sarà guidata dal giornalista Ivan Paone.
«Questo viaggio nasce dal desiderio di unire conoscenza e relazione – spiega Daniela Mastroberardino, presidente nazionale delle Donne del Vino –. In Sardegna, terra di centenari e di vitigni antichi, cerchiamo le radici della longevità non solo nel DNA ma nello stile di vita, nella comunità, nel tempo condiviso. È lo stesso spirito che anima la nostra Associazione: crescere insieme, confrontarsi e creare legami che durano».
«Accogliere le Donne del Vino in Sardegna è un’occasione per mostrare la nostra identità più autentica – spiega Nina Puddu, delegata sarda –. In ogni calice c’è la storia di una terra antica, la forza delle donne che la coltivano e il legame profondo con la comunità. Questo viaggio è anche un modo per riscoprire, insieme, il valore del tempo e delle relazioni, che qui da noi sono la vera ricetta della longevità».
Il viaggio formativo in Sardegna, curato dalla consigliera Cristiana Cirielli, dalla vice delegata delle Donne del Vino della Sardegna Luisa Carcangiu Bayre e da Rossella Pisano maestro assaggiatore vino rappresenta una nuova tappa del percorso di formazione e condivisione dell’Associazione Le Donne del Vino, che promuove la cultura del vino, la sostenibilità e il ruolo femminile nel mondo enologico italiano.
Chi sono Le Donne del Vino
Le Donne del Vino sono la più grande associazione mondiale di enologia al femminile. Fondata nel 1988, conta oggi 1.250 socie tra produttrici, enotecarie, sommelier, ristoratrici, giornaliste, architette, avvocate e professioniste del settore. È presente in tutte le regioni italiane attraverso delegazioni attive e coordinate. Associazione senza scopo di lucro, Le Donne del Vino promuovono la cultura del vino e il ruolo delle donne lungo tutta la filiera vitivinicola. Realizza studi sul gender gap in cantina, incentiva l’adozione del vetro leggero e collabora con università e enti formativi per offrire percorsi di aggiornamento e alta formazione, soprattutto nei settori del marketing e della comunicazione. Dal 2021 ha avviato il progetto D-Vino, un’iniziativa che porta l’insegnamento del vino negli istituti alberghieri e turistici italiani, con una partecipazione sempre più ampia delle regioni. Le Donne del Vino valorizzano l’identità locale attraverso progetti culturali come il primo ricettario italiano ispirato al vino e ai vitigni autoctoni, le degustazioni dedicate ai “vitigni reliquia” e ai “vigneti antichi”, e la promozione del turismo del vino. Dal 2019 Le Donne del Vino hanno avviato una storica partnership internazionale con 12 associazioni estere del vino al femminile, dando vita al Forum Mondiale delle Donne del Vino, un appuntamento annuale di confronto sui grandi temi del settore. L’ultimo incontro a Roma nel novembre 2024. Da sempre impegnata nel sociale, l’associazione contrasta la violenza sulle donne con campagne di sensibilizzazione, convegni e raccolte fondi. Scopri di più sul sito www.ledonnedelvino.com, sul blog ufficiale e su D-News, l’inserto mensile allegato al Corriere Vinicolo.
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