"Mio figlio conosceva il suo aggressore. Forse è stato un agguato". La madre del 15enne accoltellato a Cagliari: "Ora è stabile, ma quella notte è stato un incubo". Un battibecco, qualche spinta, poi la lama. Pochi istanti, sabato sera, per trasformare una serata tra adolescenti in un incubo. Il tutto nel cuore della movida di Cagliari, in via Sicilia.
15enne accoltellato a Cagliari, la disperazione della madre
È ancora scossa la madre del ragazzo accoltellato da un coetaneo. Ora, dopo ore di angoscia, tira un sospiro di sollievo: "«"Mi sto riprendendo, lo vedo meglio. Ha dolore, certo, e i punti fanno male. Ma è stabile, fuori pericolo", così la donna all'Unione Sarda. Nel reparto di Chirurgia dell’ospedale Brotzu, dove il 15enne di Quartucciu è stato ricoverato in codice rosso, il silenzio è quasi surreale.
"Sabato notte è stato un inferno. Non sapevo dove fosse, lui di solito alle dieci è già a casa. Quando ho capito cosa stava succedendo, mi è crollato il mondo addosso. L’aggressore, anche lui 15enne, residente a Pirri, sarebbe stato conosciuto – anche se non frequentato – dalla vittima. "Si erano visti altre volte, si punzecchiavano". Nessuna vera amicizia, ma neppure rancori evidenti. Tutto accade intorno alle 20, quando i due gruppi si incrociano. Le parole si accendono, volano spinte. Poi, all’improvviso, il coltello. Un fendente al torace, due al braccio.
L’aggressore si dà alla fuga, ma viene rintracciato poco dopo da polizia e carabinieri, grazie alle testimonianze degli amici presenti. In una via poco distante viene ritrovata anche l’arma: un coltello da cucina lungo 30 centimetri.
Le indagini sono ancora in corso per ricostruire con esattezza la dinamica e il movente. La madre della vittima non esclude ipotesi più gravi: "Temo che fosse un agguato".
