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Cagliari, Coop depredata: Alessandro Cao “ha comprato bibite rubate a prezzi di favore”

il consigliere di sinistra e volto notissimo della Caritas, coinvolto in almeno due furti, ha detto di non sapere che si trattava di merce rubata
La Redazione

Ammanco di merce per oltre 80mila euro nel supermercato Coop di via Anassagora, a Pirri: al centro della vicenda ci sono tre dipendenti del punto vendita e, in due episodi, anche un consigliere comunale.

Si tratta di Alessandro Cao, in forza ai Progressisti, eletto con quasi 400 voti alle ultime elezioni. Oltre alla politica, Cao ĆØ un volto notissimo e di spicco della Caritas di Cagliari, da sempre aiutante di don Marco Lai e in prima linea sugli aiuti agli “ultimi” del mondo, siano essi italiani siano essi stranieri.

La segnalazione ĆØ arrivata in Procura nei giorni scorsi, con una querela presentata da Alberto Cellino, amministratore unico della Supersardissimi srl, societĆ  che gestisce il supermercato. Come scrive l'Unione Sarda, Secondo quanto riportato nella denuncia, supportata da una vasta documentazione prodotta da un’agenzia investigativa privata — tra cui video, foto, registrazioni audio e lettere di contestazione — la merce sarebbe stata sottratta nel corso di diversi mesi, spesso all’alba, attraverso il carico di casse contenenti generi alimentari, bevande e alcolici su veicoli nel retro del supermercato.

Un furgone di Cao inquadrato due volte dalle telecamere e l'ammissione dell'acquisto di bevande "scontate"

In due occasioni, attorno alle 5:30 del mattino, le telecamere avrebbero ripreso un mezzo riconducibile al consigliere comunale Alessandro Cao, presente insieme a un dipendente, Stefano Siddi — direttore sportivo di una societĆ  calcistica locale, che si sarebbe giĆ  dimesso dal punto vendita — e a un altro collega. Le merci caricate, secondo quanto denunciato, non risulterebbero in alcun modo fatturate. Il terremoto politico La notizia ha scosso anche il Comune. Cao, esponente del gruppo consiliare dei Progressisti, ha annunciato le dimissioni dalla presidenza della commissione consiliare Sviluppo Economico e Settori Produttivi, oltre a essersi autosospeso dal gruppo politico. "Mi dichiaro in modo chiaro e inequivocabile assolutamente estraneo a qualsiasi ipotesi di reato. La mia scelta ĆØ dettata dalla volontĆ  di evitare ogni forma di strumentalizzazione politica"

Il sindaco Massimo Zedda ha confermato l’incontro con il consigliere: Ā«Cao mi ha detto di essere sereno e convinto di poter dimostrare la propria estraneitĆ  ai fatti. Ha formalizzato la sua autosospensione e le dimissioni dalla commissione giĆ  la settimana scorsa".

Le accuse Oltre a Cao e Siddi, la querela presentata da Cellino chiama in causa anche altri due dipendenti del market, Luca Vassallo e Michele Usai. Le indagini private sarebbero partite in seguito ad alcune discrepanze contabili e sospetti interni, che avrebbero portato alla decisione di attivare sistemi di videosorveglianza supplementari. Secondo le accuse, i furti sarebbero avvenuti prevalentemente nelle prime ore del giorno, quando la vigilanza era minore. Cao avrebbe affermato di aver acquistato alcune bevande approfittando di prezzi di favore offerti dai dipendenti, non sapendo che fosse merce rubata.

Ulteriori episodi coinvolgerebbero anche persone al momento non identificate. La magistratura dovrĆ  ora stabilire se vi siano gli estremi per avviare un’inchiesta formale.

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