Una nuova ondata di miasmi provenienti dalla zona industriale della Saras di Sarroch sta facendo montare la protesta tra i residenti di Capoterra e dei comuni limitrofi. Da giorni, e in particolare nelle ultime 48 ore, lāaria ĆØ diventata letteralmente irrespirabile: i cittadini denunciano un persistente odore di gas e zolfo, in alcuni casi tanto forte da rendere impossibile dormire con le finestre aperte.
Le segnalazioni sono esplose anche sui social, dove si rincorrono i racconti di notti insonni, mal di testa, nausea e bruciore agli occhi. āĆ da giorni che non si riesce a respirare normalmente. Ć come avere la raffineria in casaā, denuncia Marta, residente nel quartiere Frutti dāOro. āAbbiamo chiamato lāArpas e i vigili del fuocoā.
Nel mirino dei cittadini finisce ancora una volta la Saras, la raffineria situata nel comune di Sarroch, uno dei poli industriali più imponenti dāEuropa. A peggiorare la situazione, nelle scorse giornate sono stati registrati picchi anomali di benzene, sostanza cancerogena, da una delle centraline di rilevamento della qualitĆ dellāaria.
E in tanti ricordano che "in Sardegna, e in particolare nel sud, la questione ambientale legata alla raffineria Saras ĆØ da anni al centro di scontri politici, esposti giudiziari e proteste civiche. Nel frattempo, la popolazione resta in attesa di risposte concrete. Con lāautunno alle porte, il rischio ĆØ che le condizioni atmosferiche ā come lāinversione termica e la scarsa ventilazione ā possano peggiorare ulteriormente la qualitĆ dellāaria. Per molti, ĆØ arrivato il momento di decidere: continuare a convivere con le esalazioni industriali o pretendere una svolta reale in nome della salute e dellāambiente".