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Uta, l’arrivo di 100 mafiosi è realtà: “Ci sarà un padiglione dedicato”

Sopralluogo degli esperti del Gruppo operativo mobile e di agenti penitenziari. L’Isola sempre più “Cayenna” di Stato
Paolo Rapeanu

L’arrivo di un centinaio di detenuti mafiosi nel carcere di Uta è ormai realtà. Da Roma c’è la volontà di fare della Sardegna sempre più una “Cayenna” di Stato. Dopo l’sos di tutti i sindacati degli agenti penitenziari, arriva la conferma dell’associazione Socialismo diritti riforme.

Cento mafiosi in arrivo nel carcere di Uta

“C’è un nuovo capitolo nel percorso che prevede l’apertura del Padiglione della Casa Circondariale di Cagliari-Uta destinato ai detenuti in regime di 41bis. Nei giorni scorsi alcuni rappresentanti dei GOM (Gruppo Operativo Mobile), gli Agenti della Polizia Penitenziaria del reparto incaricato della vigilanza e osservazione dei detenuti sottoposti alla massima sicurezza, hanno effettuato un sopralluogo nell’Istituto Penitenziario. Ennesimo controllo per verificare lo stato dei lavori prima del trasferimento dei primi boss”.

Lo rende noto Maria Grazia Caligaris, presidente dell'associazione "Socialismo Diritti Riforme" esprimendo forte rammarico per "un evento ormai ineludibile che si compirà in un breve arco di tempo nonostante i ripetuti allarmi delle Istituzioni locali e dei Parlamentari".

"È evidente – osserva – che il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria non intende rivedere la decisione, anzi sta facendo pressione perché tutto possa andare in porto entro l'anno, anche se la fine dei lavori è prevista per il prossimo 12 gennaio. La presenza a Cagliari dei GOM, che sono alle dirette dipendenze del Capo del DAP, non lascia dubbi su questo programma. Le ripetute ricognizioni, dopo una lunga stasi dei lavori, dovuta anche a un finanziamento non sufficiente per garantire il completamento delle opere, induce a ritenere l'urgenza di alleggerire altre sedi del 41bis come L'Aquila".

"La "visita" dei GOM – conclude Caligaris – dimostra, ancora una volta, che le parole del Ministro della Giustizia non possono essere rassicuranti. Il carcere di Cagliari-Uta, che attualmente conta circa 700 detenuti, arriverà quindi ad ospitarne poco meno di 800, un carico insopportabile per il personale amministrativo, contabile e soprattutto sanitario già fortemente in crisi".

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