L’energia messa per Gaza e la Palestina, tra sit in e manifestazioni fuori dagli ospedali di Cagliari e della Sardegna si può mettere anche per salvare la sanità sarda sempre più disastrata.
A lanciare l’appello ai suoi colleghi, anche tramite Cagliari News, è Marco Conte. Medico ortopedico, carlofortino doc, vede U Pàiže ormai solo per lavoro, al pari delle altre città sarde nelle quali si divide, praticamente ogni giorno della settimana. “Tutto bellissimo e molto toccante. Complimenti, colleghi. Mi auguro che si arrivi ad una pace. Ma non me ne vogliate”, osserva Conte, “sarebbe bello vedere anche tutta questa energia , entusiasmo e collaborazione, compattezza per risolvere la situazione disastrosa della sanità in Sardegna, visti i mille disagi dei pazienti ovunque”.
Cagliari unita per Gaza, “facciamo lo stesso per curare la nostra sanità”
Marco Conte sta toccando con mano, da tanto tempo, la disastrata situazione sanitaria sarda: Cagliari, Quartu, Oristano, Tortolì, Nuoro e la “sua” Carloforte, al ritmo di un giorno alla settimana dedicato a questa o quella località. Parla quindi con consapevolezza, casomai ce ne fosse ancora bisogno. Insomma, il “paziente sanità” sardo è malato, malandato. E una riscossa può partire dall’impegno e dall’unità tra gli stessi camici bianchi sempre più in trincea.
