C’è anche Cagliari tra le città attive nella causa pro Palestina e Flotiglia: tra le poche voci contrarie spiccano, pubblicamente e per il ruolo che ricoprono, il capo dei massoni dell’Umsoi e il leader di “Sardos pro Israele”, Gian Franco Pilloni e Mario Carboni.
Due voci che si ritrovano praticamente vicine nel “condannare” non quello che l’Onu ha definito “genocidio”, bensì le iniziative stesse a sostegno dei palestinesi.
Cagliari, il leader dei massoni dell’Umsoi e il fondatore di “Sardos pro Israele” uniti contro scioperi e cortei pro Gaza, Palestina e Flotiglia
Il Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia Umsoi, l’imprenditore ogliastrino Gian Franco Pilloni, e il fondatore dell'associazione "Sardos pro Israele", Mario Carboni, bocciano scioperi ecortei sia a livello locale che a livello nazionale.
I loro pensieri, da "personaggi pubblici", sono altrettanto pubblici sui loro canali social e, in un contesto simile, diventano pieno oggetto di cronaca.
Cagliari, massoneria e Israele "contrari" ai cortei pro Paestina
Pilloni è netto: "Gaza è solo un pretesto per creare caos. Landini, la Flotiglia e lo sciopero: una buffonata. Io direi a Netanyahu di arrestare questi sciagurati per aver violato i confini e se li tenga nelle sue galere. Cosa c’entra l’Italia con la flottiglia? Nulla, assolutamente nulla. È un atto politico organizzato da gruppi ideologizzati che non hanno nulla a che vedere con i diritti dei lavoratori italiani. Ma Landini, come al solito, non perde occasione per strumentalizzare ogni situazione, anche quella più assurda, pur di fare propaganda politica. Sciopero generale? Per cosa? Per difendere i lavoratori italiani schiacciati da tasse e bollette, da salari miseri e pensioni ridicole? No. Per protestare contro un governo che deve affrontare emergenze vere come sicurezza, inflazione e criminalità?"
"No. Lo sciopero Landini lo vuole proclamare per un fatto che non riguarda minimamente l’Italia: la Flotiglia che sfida Israele! Questa non è difesa dei lavoratori, è solo squallido teatrino politico, la solita demagogia da quattro soldi che fa male solo agli italiani, bloccando trasporti e servizi. Un segretario sindacale serio dovrebbe pensare agli interessi dei suoi iscritti, non alle bandiere ideologiche internazionali", così Gian Franco Pilloni.
"Invece Landini recita la parte del pezzente politico che usa i lavoratori come massa di manovra per fini che nulla hanno a che fare con il lavoro. La verità è semplice: Landini e i suoi non rappresentano più i lavoratori, ma solo sé stessi e il loro rancore ideologico. E gli italiani, quelli veri che lavorano e sudano ogni giorno, non ne possono più delle sue sceneggiate".
Ci va giù duro Carboni, "famoso" anche per aver detto che "Gaza va rasa al suolo" nel non troppo lontano novembre 2024: "Il 'blocchiamo tutto' è eversivo e violento.Lo sciopero generale proclamato dalla Cgil per venerdì 3 e la manifestazione di sabato 4 a Roma dei sindacati autonomi in combutta con sedicenti organizzazioni palestinesi sono semplicemente sbagliati con tratti demenziali e a sostegno dei terroristi di Hamas ormai sconfitti a Gaza la cui resa voluta da tutti i paesi arabi e islamici compresa l’Autorità Nazionale Palestinese e dai principali paesi europei col Papa in prima fila per attuare il piano di pace e ricostruzione in 21 punti voluto da Trump", afferma Mario Carboni.
"Dopo un lungo e difficile lavoro diplomatico, che puó dare a Gaza zona franca una prospettiva positiva di statualità per i palestinesi, non solo è un clamoroso errore politico della sinistra tutta ma comprende contenuti antisemiti ed eversivi pericolosissimi da parte di settori insurrezionalisti e legati al terrorismo islamista jihadista che manovrano clandestinamente gruppi fanatizzati a diversi livelli che operano con la parola d’ordine del 'blocchiamo tutto'.