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Sanità a Cagliari, il piano della Asl per il futuro: “Meno ricoveri e più assistenza domiciliare”

Quaranta posti letto a testa per Marino e Binaghi. Più 2 nuove case della comunità: ecco dove apriranno
La Redazione

Sanità a Cagliari, Asl: “In futuro più assistenza domiciliare”

Meno ospedalizzazioni e più assistenza domiciliare. L’obiettivo per il futuro infatti è quello di ridurre i ricoveri, aumentando invece l’assistenza di comunità, per una Cagliari che, come altre realtà, vede un progressivo aumento di persone anziane, malate e non autosufficienti. A spiegarlo nel dettaglio è il commissario straordinario Asl del capoluogo sardo, Aldo Atzori, nel corso dell’assemblea pubblico in sede di consiglio comunale. Che tra gli obiettivi per il prossimo futuro vede anche la nascita due ospedali di comunità con quaranta posti letto.

Diversi i dati snocciolati, che vedomo una città sempre più anziana e in dipendenza sanitaria, con un sistema sempre più stressato. “L’ospedale non deve essere più unico riferimento sanitario, ma bisogna avvicinare le cure al cittadino e alla sua casa”, spiega Atzori nel corso del dibattito. “Nei pronto soccorso assistiamo purtroppo a criticità di ingresso. Ma aumentare il personale non è spesso possibile, data la difficoltà di reperire alcuni profili”. E dunque ecco la necessità di riorganizzare le modalità di accesso nei PS, per evitare fenomani di sovraffollamento. “A Cagliari sono in avvio due ospedali della comunità, al Binaghi e al Marino, con 40 posti letto. L’obiettivo è quello di garantire un polmone di ospedalizzazione e soprattutto un miglioramento del passaggio del paziente dall’ospedale alla sua casa”. Un luogo di “transizione”, dunque, come le due case di comunità pronte a sorgere tra le vie Quesada e Romagna, con scadenza di cronoprogramma prevista per il prossimo 31 marzo 2026.

Tra gli obiettivi anche quello di lavorare maggiormente sulle cosiddette dimissioni protette, anche grazie agli ambulatori di prossimità e alle case di salute, come quella aperta nel quartiere di Sant’Elia.

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