Antenna a Selargius, Iliad perde il ricorso
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Sardegna ha respinto il ricorso presentato da Iliad Italia contro il Comune di Selargius. La societĆ aveva chiesto lāannullamento del provvedimento con cui lāamministrazione comunale aveva negato lāautorizzazione allāinstallazione di una stazione radio base in via Manin.
La vicenda prende avvio nel maggio 2024, quando Iliad presenta istanza per costruire un impianto di telefonia mobile. Il Comune convoca la conferenza dei servizi e riceve i pareri dei vari uffici. LāUfficio di CompatibilitĆ Idrogeologica emette più volte pareri negativi, motivando il rigetto con lāincompatibilitĆ dellāopera con le norme del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI). Secondo i tecnici, lāarea rientra in una zona classificata Hi4, cioĆØ a pericolositĆ idraulica molto elevata.
La societĆ telefonica, difesa dagli avvocati Filippo Pacciani, Valerio Mosca e Margherita Carere, ha contestato le motivazioni del Comune. Iliad ha sostenuto che lāimpianto rientrava nelle aree di ricerca dei propri Piani di Rete e rispettava i requisiti di essenzialitĆ . Inoltre, ha ritenuto ingiustificata la richiesta di inserimento dellāimpianto nel Piano comunale delle Antenne, considerandola un aggravio procedimentale non previsto dal Codice delle Comunicazioni.
Il TAR, con sentenza discussa il 9 aprile 2025 e relatore il dottor Oscar Marongiu, ha confermato la legittimitĆ del diniego. I giudici hanno evidenziato che lāarticolo 27 delle NTA del PAI consente nuove infrastrutture in aree a rischio solo se risultano previste dagli strumenti di pianificazione, dichiarate essenziali e non localizzabili altrove. Nel caso specifico, mancavano tali condizioni.
La decisione chiude un contenzioso che ha visto contrapposti interessi diversi: da un lato lāespansione della rete mobile, dallāaltro la tutela della sicurezza idrogeologica e della comunitĆ locale.