Violenza a Cagliari, Stampace bassa “zona rossa” ma c’è chi ha già preferito il colore, bianco, della bandiera che idealmente si è trovato a dovere sventolare. Ha resistito 4 anni, Rossano Argiolas, nel suo negozio tra via Crispi e via Angioj, pochi metri di distanza da quella piazza del Carmine a Cagliari finita “zona rossa” per due mesi, poi chissà. Ecco, è quel “chissà” che Argiolas ha deciso di non attendere. “Affari a picco, crollati del 50%. I clienti mi dicono che non arrivano sin qui per le ricariche delle sigarette perchè hanno paura. E anch’io ho paura”, ammette il commerciante.
“Ogni mattina devo invitare gli stranieri che si addormentano davanti alla mia serranda a spostarsi, c’è sempre tensione”. Così, insomma, vivere e lavorare bene. E non nell’estrema periferia, ma a due passi da piazza Matteotti e dal palazzo del Comune, la “casa” dei cittadini e del sindaco, dei consiglieri e degli assessori. Una beffa nella beffa.
"Presto, molto presto firmerò la disdetta. Non posso pagare più 1500 euro al mese, questa la richiesta dell'affitto. Ho già trovato un nuovo spazio", afferma Argiolas. Dove? Lontano dal centro: "In via Is Mirrionis, quasi di fronte all'ospedale". Ecco dove andrà a vendere sigarette elettroniche e relative ricariche "tutti i gusti", il sessantenne. "Certo che sono deluso, e anche amareggiato perchè tutti sanno che situazione c'è tra viale Trieste, piazza del Carmine e le vie sino al Largo Carlo Felice. E nessuno ha fatto nulla per stroncare la delinquenza".
Rimpianti? Pochi, d'altronde Rossano Argiolas è un semplice commerciante che sperava di poter lavorare tranquillamente, senza dover avere sempre un groppo alla gola per paura di restare invischiato in quale lite o pestaggio.