L’sos della prof sarda al ministro Valditara: “Paghi la benzina”. Alessandra Boi, docente sarda, ha scritto una lettera provocatoria al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, denunciando le difficoltà e i costi associati al suo quotidiano viaggio di circa 150 chilometri tra casa e scuola. Residente a Capoterra e assegnata a Villasimius, una località molto distante, Alessandra si ritrova a sostenere ingenti spese di carburante, che pesano sul suo stipendio, e a percorrere strade considerate pericolose, con tempi di viaggio molto lunghi.
La prof sarda: "Ministro Valditara, ci paghi la benzina"
Nel suo messaggio, come ha spiegato la Boi a "Open", l’insegnante evidenzia come, pur avendo scelto tutte le sedi disponibili nella provincia, si trovi a dover affrontare una condizione di svantaggio economico rispetto ai colleghi più fortunati, che lavorano più vicino a casa. Con una proposta concreta, chiede al ministro l’introduzione di un contributo per le spese di carburante, come rimborsi o buoni carburante, per alleviare questa difficoltà.
Alessandra spiega anche come abbia rinunciato a chiedere sedi più vicine o specializzazioni alternative per non compromettere la sua professionalità e la sua specializzazione. Ricorda inoltre le sfide del passato, come le supplenze multiple e i percorsi complessi per mantenere uno stipendio dignitoso.
La sua richiesta si basa sulla necessità di un intervento mirato, come l’istituzione di soglie di distanza (ad esempio 40 km), oltre le quali si possa ricevere un sostegno economico, per riconoscere e mitigare le difficoltà di chi, come lei, è costretto a pendolare su lunghe tratte. La lettera rappresenta una denuncia di una condizione comune tra molti insegnanti pendolari e un appello a politiche più attente alle esigenze di chi lavora lontano da casa.