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In bici per battere il cancro, 470 chilometri “benefici” da Olbia a Cagliari

Fabio Bruni, Alessio Ghini e Gabriele Belloni. Tre giovani di Pavia e la missione con raccolta fondi
La Redazione

La scommessa è imponente ma sono sicuri di farcela. In bici contro il “maledetto” cancro, ben 470 chilometri da Olbia a Cagliari con la speranza di raccogliere quanti più fondi possibili per la ricerca. Fabio Bruni, Alessio Ghini e Gabriele Bellomi vogliono fare sul serio. Hanno tutti e tre 25 anni e sono nati e cresciuti a Pavia Dal 2021 organizzano dei viaggi in bici da centinaia di chilometri e lo fanno per divertimento.

La prossima avventura però varrà un po’ di più. Giovedì 18 settembre partiranno da Olbia per attraversare tutta la Sardegna in bici, ma questa volta all’impresa si è affiancata una raccolta fondi da destinare ad Ail, Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma.

In bici contro il cancro da Olbia a Cagliari

"Sarà il nostro quinto viaggio. Negli anni scorsi lo abbiamo sempre fatto per collezionare ricordi – raccontano i ragazzi –, ma questa volta abbiamo voluto dare anche un valore benefico. Abbiamo pensato che l’iniziativa si prestasse bene" hanno spiegato i ragazzi ai quotidiani locali.

I chilometri da percorrere sono 470. I tre fondatori di “Pedalando per bene”, così si chiamano su Instagram, si erano posti l’obbiettivo di raccogliere un euro per ogni chilometro. Prima ancora della partenza però, è già stata superata quota 600 euro donati. Per fare una donazione basta cliccare sul link che si trova nella descrizione del profilo Instagram del gruppo. "Ci piacerebbe fare un appello: donare un euro o donarne cinquanta ha lo stesso valore. Per noi è un’azione simbolica ed è giusto che ognuno contribuisca come può", dice Ghini.

Il primo viaggio dei ragazzi a ottobre 2021. "Alessio aveva scritto sui social che se l’Italia avesse vinto l’Europeo sarebbe andato a Coverciano in bici – racconta Bruni –. A sorpesa abbiamo vinto e lo abbiamo fatto. Non eravamo nè allenati nè organizzati, ma l’adrenalina ci ha permesso di arrivare fino in fondo".

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