Seguici

Per ricevere gli aggiornamenti di Cagliari News nella tua casella di posta, inserisci la tua e-mail nel campo sottostante.

Premendo il pulsante Iscriviti, confermi di aver letto e di accettare la nostra Informativa sulla privacy

Cagliari, prof furiosi: “145 euro in più all’anno sono pochi, vogliamo buoni pasto e copertura sanitaria”

Il tesoretto del Governo? “Insufficiente” anche per i docenti sardi: “Vogliamo una vita libera e dignitosa”
La Redazione

I 145 erogati, come bonus “una tantum” dal Governo Meloni vengono giudicati “insufficienti” dal Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei diritti umani, realtà che racchiude anche tantissimi prof di Cagliari.

“Pur riconoscendo il carattere di segnale politico, si ritiene opportuno evidenziare che tale provvedimento appare inadeguato rispetto ai principi sanciti dall’articolo 36 della Costituzione, secondo cui il lavoratore ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro prestato e in ogni caso sufficiente ad assicurare un’esistenza libera e dignitosa”, tuonano i professori, capitanati dal presidente del Coordinamento, Romano Pesavento.

Il bonus prof di 145 euro annui bocciato anche da chi insegna a Cagliari

"L’articolo 3 richiama altresì l’eguaglianza sostanziale dei cittadini, principio che non può dirsi rispettato".

"Gli insegnanti italiani risultano, secondo i dati contenuti nel rapporto Ocse 2025, collocati all’ultimo posto in Europa per progressione retributiva e potere d’acquisto".

L’importo di 145 euro lordi equivale, in termini concreti, "a un incremento una tantum di natura meramente simbolica, incapace di incidere sul reale fabbisogno di adeguamento strutturale".

Il Cnddu propone pertanto l’istituzione, mediante legge di bilancio, "di un piano decennale vincolante finalizzato ad allineare progressivamente le retribuzioni dei docenti italiani alla media europea".

Come? "con incrementi annui non inferiori a 250 euro netti, in conformità ai parametri internazionali Ocse e nel rispetto dell’articolo 117 della Costituzione".

"Tale piano dovrebbe essere scandito da obiettivi annuali verificabili, con una clausola di salvaguardia che impedisca lo spostamento delle risorse già destinate alla scuola verso altri comparti".

"Andrebbe inoltre istituito un fondo nazionale per la valorizzazione del personale docente e Ata, dotato di risorse aggiuntive e vincolate, con finanziamenti pluriennali non soggetti a rimodulazione".

Cnddu chiede che gli incrementi salariali siano accompagnati da misure accessorie obbligatorie: indennità di sede, buoni pasto, agevolazioni per l’aggiornamento professionale, coperture sanitarie integrative.

È necessario prevedere anche un sistema di progressione di carriera basato non solo sull’anzianità, ma su merito documentato e funzioni di responsabilità, in analogia con altri Paesi europei".

Per ricevere gli aggiornamenti di Cagliari News nella tua casella di posta, inserisci la tua e-mail nel campo sottostante.

Premendo il pulsante Iscriviti, confermi di aver letto e di accettare la nostra Informativa sulla privacy