Cagliari, 6 anni senza verità sulla morte di Mattia Ennas: “Prima o poi qualcuno racconterà tutto”
Cagliari, 6 anni senza verità sulla morte di Mattia Ennas, l’avvocato Piscitelli: “Prima o poi qualcuno racconterà tutto”. Sei anni fa, a quest’ora, Mattia Ennas si trovava in discoteca. Ballava, sorrideva, inviava messaggi e foto al fratello maggiore. Poche ore dopo, i familiari hanno ricevuto la notizia più dura: il corpo del giovane giaceva in un cortile interno di un condominio a Mulinu Becciu, coperto da un lenzuolo bianco.
Le prime voci hanno parlato di suicidio, ma la famiglia non ha mai creduto a quella versione. Genitori e fratelli hanno affrontato anni di dolore, spinti dalla convinzione che qualcuno avesse tolto la vita a Mattia. Le indagini per omicidio, partite dopo la riesumazione del corpo, hanno raccolto interrogatori, centinaia di controlli telefonici e accertamenti tecnici. Tuttavia non hanno prodotto risultati concreti.
L’avvocato Gianfrancesco Piscitelli, che assisteva la famiglia Ennas, ricorda la lunga battaglia: “In questi anni abbiamo visto depistaggi, minacce, silenzi. Troppi errori hanno compromesso la ricerca della verità. La Giustizia terrena si è arresa, ma la famiglia non smetterà di chiedere chiarezza”.
Un contributo decisivo alla ricostruzione è arrivato dall’autopsia psicologica condotta dalla criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone con il suo staff. Il lavoro degli esperti ha escluso l’ipotesi del suicidio e ha confermato i dubbi dei familiari.
Nonostante questo, l’inchiesta si è arenata. Attorno alla vicenda resiste un muro di gomma fatto di omertà e paure. Piscitelli sottolinea: “Qualcuno sa cosa accadde davvero quella notte. Prima o poi, forse, una coscienza si libererà e darà risposta a chi soffre”.
Intanto, amici e parenti continuano a ricordare Mattia con affetto. Lo descrivono come un ragazzo solare, pieno di vita, capace di lasciare amore in chiunque lo incontrasse. “La verità vera – ripetono i familiari – Mattia l’ha portata con sé. Ma noi continueremo a cercarla, perché solo la giustizia può dare pace”.
Sei anni dopo, Mulinu Becciu non ha ancora consegnato risposte. La memoria di Mattia però resta viva, alimentata dal dolore e dall’amore di chi ogni giorno lo aspetta ancora.