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Funicolare a Cagliari: “È inclusiva, turistica e garantisce spostamenti facili per tutti”

EMAIL AL GIORNALE – Il progetto di collegare piazza Yenne col mercato di San Benedetto? Promosso a pieni voti dall’ex funzionario di polizia Antonello Caria
La Redazione

Funicolare a Cagliari

di Antonello Caria, funzionario di polizia di Cagliari in quiescenza

La funicolare a Cagliari sarebbe una infrastruttura di trasporto capace di garantire una mobilità ecosostenibile, inclusiva e turistica. Se qui rimane un sogno di pochi visionari in tantissime altre città d’Italia e d’Europa è uno strumento di mobilità verticale in uso da tempo, indicato dagli esperti internazionali come efficace e moderno rimedio al traffico e all’inquinamento. Desidero esprimere da cittadino libero, consapevole e responsabile la mia opinione sulla proposta di realizzare a Cagliari una funicolare che colleghi in cinque minuti i quartieri storici di Stampace, Castello e Villanova.

Si tratta di un progetto già avanzato dalla Giunta Floris nel 2009 e recentemente rilanciato dal consigliere comunale Pierluigi Mannino, con un costo stimato di 40 milioni di euro circa. A prescindere dalla parte politica da cui prende avvio la proposta, questa infrastruttura, oltre a ridurre in maniera significativa il traffico cittadino, rappresenterebbe certamente un importante investimento strategico in mobilità sostenibile e un segnale di modernità verso i cittadini e verso i visitatori.

Non parliamo solo di una funicolare: parliamo di una visione di Cagliari come città moderna, aperta, accessibile, in cui il benessere dei cittadini diventa il centro dei beni da tutelare.

Non è solo una infrastruttura di trasporto: è una mobilità ecosostenibile, inclusiva e turistica.

Realizzare una simile opera significa dare libertà di movimento ad anziani, persone con disabilità, mamme con passeggino, cittadini con problemi di salute.

Il futuro della mobilità urbana dell’area metropolitana di Cagliari è intermodale, green e accessibile a tutti.

Siamo tutti ormai consapevoli e sensibili al fatto che la mobilità inclusiva deve andare di pari passo con il rispetto dell’ambiente, puntando su tecnologie a basso impatto acustico e atmosferico, e su modelli di gestione economicamente sostenibili, anche valutando forme di partenariato pubblico-privato per ottimizzare costi e servizi.

La morfologia collinare, pur conferendo fascino e identità alla nostra città, impone sfide particolari in tema di mobilità. Per questo ritengo necessario pensare a un sistema di trasporto pubblico che integri in modo armonico la mobilità orizzontale e la mobilità verticale, rendendo gli spostamenti rapidi, inclusivi e sostenibili. E soprattutto un sistema integrato che consenta ai cittadini di fare libere scelte nel rispetto della loro autonomia di movimento. Personalmente, la nostra città, al netto del caldo, la giro più volentieri a piedi che non in auto. Perché la vivo più liberamente e in maggiore presa diretta.   

Negli ultimi anni, Cagliari ha vissuto una trasformazione positiva: da città a prevalente vocazione commerciale sta progressivamente diventando sempre più una città aperta al mare, al turismo, all’accoglienza e all’inclusione. Questo cambiamento è stato favorito sia da amministrazioni di centrodestra che da quelle di centrosinistra: un percorso condiviso che merita di essere proseguito e rafforzato.

Ma Cagliari è, e deve diventare sempre più, città Universitaria aperta ai giovani studenti provenienti, oltre che da tante altre parti della Sardegna, anche da diverse parti d’Europa e del mondo. Sono loro e le loro famiglie i veri ambasciatori dell’immagine, della qualità della vita e delle condizioni di benessere della nostra città. Ecco, una infrastruttura moderna e funzionale come la funicolare sarebbe senz’altro utile anche per facilitare la mobilità verticale degli studenti universitari da e per la casa dello studente e le diverse facoltà di studio che trovano la loro rispettiva residenza in uno dei diversi colli della città.   

Ecco perché a mio modesto avviso, quello rilanciato dal consigliere Pierluigi Mannino, della funicolare a Cagliari, è un progetto concreto che qualora realizzato ridurrebbe traffico e inquinamento, renderebbe la città più vivibile e darebbe slancio alla nostra vocazione turistica. Inoltre, riuscirebbe certamente ad alleviare il problema della carenza di parcheggi nel centro storico e a facilitare gli spostamenti di persone con difficoltà motorie.

Viviamo in una città bella e a misura d’uomo. Una città che possiamo girare in lungo e largo anche grazie alle tante piste ciclabili e ai diversi camminamenti pedonali che consentono ai cittadini e ai turisti di raggiungere diversi parchi e aree naturalistiche.

Oggi la città dispone di servizi importanti, come la metropolitana di superficie gestita dall’Arst e i mezzi pubblici elettrici a basso impatto ambientale del Ctm, ma questi strumenti coprono solo parte del territorio metropolitano. Se vogliamo far crescere la nostra città, anche nella sua vocazione turistica e nella sua capacità di accoglienza e inclusione di nuovi giovani universitari, dobbiamo osare di più.

A mio modesto parere, la mobilità urbana dell’area vasta della Città Metropolitana di Cagliari deve evolvere in un sistema intermodale integrato, capace di combinare:

mezzi pubblici elettrici e metropolitana a basso impatto ambientale,

infrastrutture di mobilità verticale (ascensori urbani, scale mobili, tapis roulant, funicolari),

collegamenti rapidi ed efficienti tra aeroporto, stazione ferroviaria, porto e centro città,

soluzioni innovative come l’utilizzo ecosostenibile del canale di Terramaini per il trasporto dei passeggeri con natanti elettrici,

progetti di funicolari turistiche da Monte Urpinu verso il Poetto e le aree panoramiche,

connessioni via mare con le principali località turistiche del Sud Sardegna.

In molte città italiane ed europee queste soluzioni sono realtà consolidate: basti pensare, solo a titolo di mero esempio, alle scale mobili di Perugia o alla funicolare di Taormina.

Ma esempi come questi ne potremmo fare tanti altri sia in Italia che in Europa.

Anzi, debbo dire che proprio la funicolare ultimamente risulta il mezzo di trasporto maggiormente suggerito dai più esperti del settore per abbattere sia il traffico che l’inquinamento atmosferico. Cagliari può e deve raggiungere questi standard, offrendo una mobilità aperta, diversificata e inclusiva, che garantisca libertà di scelta e accessibilità per tutti.

Ad esempio, al pari di quello che avviene in tutte le città d’Italia e d’Europa, auspicherei il potenziamento dei servizi di mobilità e trasporto pubblico tra l’aeroporto e il centro città, in particolar modo predisponendo risposte adeguate durante gli orari notturni.

Così come auspicherei la realizzazione di un progetto che nel pieno rispetto di una mobilità urbana sostenibile, inclusiva e realmente turistica sia capace di integrare la stazione ferroviaria di Piazza Matteotti, sia con l’area della stazione dell’ARST e soprattutto con l’area degli imbarchi del porto, attraverso percorsi pedonali che facilitino il camminamento e il trasporto dei bagagli dei passeggeri con sistemi meccanizzati, come i tapis ruolant.

A mio modesto parere, sarebbe auspicabile realizzare dei sottopassaggi per mettere in maggiore sicurezza l’attraversamento dei pedoni e nel contempo snellire e rendere più fluido il traffico in una delle aree in cui si concentra maggiormente l’afflusso di automobilistici.

Ritengo che, al di là delle opinioni tecniche e delle strategie aziendali di singoli operatori, spetti alla politica — in quanto espressione della volontà popolare — decidere la fisionomia infrastrutturale da dare alla città in termini di trasporto e di mobilità urbana.

Per questo, auspico l’istituzione di una cabina di regia istituzionale che coordini assessorati, comuni dell’area metropolitana, esperti e operatori privati, con un approccio multidisciplinare e orientato alla sostenibilità economica, sociale e ambientale dei trasporti e della mobilità urbana. In questa prospettiva sarebbe altresì auspicabile, riuscendo a puntare lo sguardo leggermente più in alto, ad un Ente o a un’Agenzia, o un Dipartimento, vedete voi, a cui affidare la competenza dell’amministrazione, della gestione e dello sviluppo territoriale dei diversi colli della città allo scopo di meglio valorizzare e promuovere le potenzialità che gli stessi presentano.

Siamo riusciti in pochi anni a cambiare la città. Ora è il momento di fare un ulteriore salto di qualità.

La proposta del consigliere Mannino va proprio in questa direzione: dare a Cagliari con la funicolare un sistema di trasporto moderno, integrato, efficiente e sostenibile, capace di rispondere alle esigenze dei residenti e di attrarre e soddisfare un turismo di qualità.

Cagliari ha davanti a sé l’opportunità di adottare una visione moderna e innovativa di mobilità urbana: un sistema efficiente, accessibile e verde, in linea con le migliori città europee.

Il futuro della città metropolitana di Cagliari deve essere intermodale, sostenibile, bello da vivere.

E questo futuro lo decidiamo noi, con il coraggio della politica e la partecipazione di tutti.

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