La Cagliari “liberata” dalle 200mila auto giornaliere “con tante zone 30 e modalità città in 15 minuti”. Una “misura choc”, sicuramente, per qualcuno, solo a leggerla. La soluzione ai mali del caos traffico a Cagliari per qualcun altro. Le circa 200mila auto che ogni giorno girano in città, molte delle quali arrivano dall’hinterland? “Si possono eliminare con parcheggi di scambio in punti strategici, ovviamente collegati con il servizio pubblico. Cioè più bus, e anche tante zone 30. Così Cagliari, come altri luoghi, può diventare ‘città di 15 minuti'”. A dirlo è Italo Meloni, ingegnere trasportista, docente universitario e direttore del Cirem. Vede un futuro del capoluogo in linea-simbiosi con l’Europa. Meglio, con un certo tipo di Europa che, democraticamente, può non piacere a tutti.
“Zone 30 e città da 15 minuti, così migliora Cagliari”
Ma tant’è. “Altrove ci sono tante zone 30 e la città da quincidi minuti, qui ci si lamenta per due corsie tolte in via Roma“, prosegue Meloni.
Il professore fa l’elenco dei Comuni della Città Metropolitana per arrivare al mega totale di auto che ogni giorno entrano in città: “Per questo serve un nuovo piano di viabilità e sosta, il problema sono i flussi automobilisti che arrivano dall’esterno”, osserva. “A oggi non c’è una visione di città, nemmeno servizi di quartiere”.
Giusto, meglio, probabile. Ma allora come catapultare i cagliaritani in una quotidianità fatta di spostamenti casa-lavoro-casa non superiore a un quarto d’ora? “Offrendo servizi. In viale Marconi le corsie preferenziali devono esserci sempre, se ne possono fare nuove anche in via San Benedetto. E va favorita la ciclabilità”, continua Meloni.
Scontato, infine, il “no” gigantesco al tunnel sotto via Roma: “A chi serve? Il problema nostro non sono le auto in viaggio da Quartu a Capoterra, ma proprio le tante, troppe vetture che passano per Cagliari. Ricordiamoci che abbiamo anche la Statale 554. Riorganizzata, gran parte del traffico può defluire lì”.