Funicolare a Cagliari, 5 minuti per collegare Stampace, zona piazza Yenne, con San Benedetto, zona via Bacaredda, parte alta del mercato. Costo? 40 milioni di euro – prezzo aggiornato al 2020 dal Ctm che ha redatto il piano, rimasto poi in un cassetto della scrivania di Paolo Truzzu sindaco e nemmeno preso in considerazione dal suo successore Massimo Zedda – per avere, stimati, 6mila passeggeri al giorno, inclusi croceristi. Una fermata intermedia a Castello completa l’opera, rimasta sulla carta.
A tirarla nuovamente fuori l’attuale capogruppo in Consiglio comunale di Fratelli d’Italia, Pierluigi Mannino: “Opera importante per contribuire a snellire il traffico di tutta la città, soprattutto con la nuova via Roma. In tante altre città, a partire da quelle grosse come Genova, convivono vari mezzi di trasporto pubblici, funicolare inclusa, col resto del traffico. I 40 milioni di costo? Sono pur sempre dieci in meno di quanto ha dovuto mettere sinora la Regione per il nuovo stadio e, in proporzione, meno dei treni a idrogeno che vuole comprare Alessandra Todde”, afferma Mannino. “Alla lunga, la funicolare si può rivelare efficente e funzionale addirittura più di altri mezzi di trasporto collettivo”.
Se parte della politica dice sì, chi è scettico o proprio contrario è chi studia progetti e tiene lezioni e convegni sul tema. “No netto” arriva da Italo Meloni, docente di Pianificazione dei trasporti e direttore del Cirem: “La funicolare non serve. Bisogna, anzi, andare avanti nel realizzare corsie preferenziali per i bus e spazi del centro storico chiusi alle auto”, osserva. “Abbiamo il problema della sosta selvaggia delle automobili, facciamo un piano di viabilità e sosta che possa combattere questo problema. Unito al flusso di auto che arrivano da tutti i Comuuni dell’hinterland. Serve un serio progetto di rigenerazione urbana”.
Possibilista sulla funicolare, ma “in parte”, Gianfranco Fancello, insegnante di Ingegneria civile, ambientale e architettura: “Se la funicolare è parte integrante di un sistema rinnovato e moderno di trasporti se ne può parlare, nessun pregiudizio. Se, invece, è isolata, scollegata, vanno valutati i costi e i benefici”, e qui presto si intuisce, dati alla mano, che il gioco non valga la candela. Per Fancello, infatti, “con via Roma con le sezioni stradali ridotte va garantita un’alternativa. Ottimo se la funicolare riuscisse a creare relazioni alternative all’auto, è un progetto che rende solo se integrato. Ricordo che abbiamo 200mila auto in ingresso ogni giorno a Cagliari, siamo letteralmente sommersi dai veicoli e manca ancora una vera alternativa col trasporto collettivo”.