Dieci pizze, un fiume di alcolici e la pretesa di non pagare, a Capoterra, nel ristorante pizzeria gestito da Giovanni Ruggeri. Lui, furibondo, fa capire che non intende porgere l’altra guancia, anzi: “Hanno mangiato e bevuto a sbafo per 167 euro, li denuncerò. Ho i filmati dove si vedono loro alla cassa, sbottare per il servizio, a detta loro lento, rievuto. Poi, sono rimasti fuori un’ora, visibilmente ubriachi, ad aspettarci. Sono andati via solo quando sono arrivati i carabinieri”.
Pizze e alcolici a sbafo a Capoterra
Ruggeri, a Cagliari News, fornisce ulteriori elementi: “Erano di Cagliari, della zona di San Michele. Due uomini, belli robusti, altre persone e c’erano ancha bambini. La sera stessa mi hanno spedito messaggi con minacce sullo smartphone, tanto che ho dovuto bloccarli. Il mio personale era impaurito ed è rimasto dentro il locale sino a tardi per la paura di incontrarli fuori”.
Al ristoratore capoterrese è arrivata la solidarità della Fipe Confocommercio col suo presidente sardo, Emanuele Frongia: “Anche i ristoratori vanno protetti. Così non si può lavorare serenamente” (QUI la notizia).
E Giovanni Ruggeri condivide parola per parola: “Serve più sicurezza, è assurdo dovere attendere un’ora prima che arrivi una sola pattuglia, manco dieci, una, dei carabinieri o di altre forze dell’ordine. Così davvero il nostro lavoro rischia di diventare un incubo”. In ultimo, il titolare della pizzeria “stangata” rimarca un particolare: “Non volevano pagare e non hanno pagato, premendo su presunti ritardi nelle consegne delle pizze al loro tavolo. Non è vero, si sono lamentati solo al momento del conto e il loro comportamento è stato inqualificabile. Anzi, proprio da denuncia”.