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Boom di parrucchieri e estetisti abusivi in Sardegna: “Sono 1200, rischi anche per la salute”

L’esercito di accociatori e stylist senza partita Iva o regolare fattura. E i lavoratori “onesti” affogano tra le bollette sempre più care
La Redazione

Ā Parrucchieri ed estetisti abusivi a domicilio in Sardegna, in estate torna l’allarme abusivismo. Ci sono 1200 ā€œfantasmiā€ con un tasso di irregolaritĆ  che supera il 27% in Sardegna.

Giacomo Meloni, presidente Confartigianato Sardegna: ā€œOltre alla concorrenza sleale, emerge il rischio per l'uso legato ad alcuni prodotti vietatiā€. Oltre 4mila le attivitĆ  registrate, 3400 quelle artigiane.

In estate cresce il mercato parallelo dell’abusivismo nei settori dell’estetica e dell’acconciatura.

Un fenomeno che, complice le chiusure per ferie, si gonfia come una bolla illegale fatta di prestazioni a domicilio, passaparola e piattaforme online fuori controllo.

L’allarme lo lancia Confartigianato Sardegna, che mette in guardia anche da rischi che vanno al di lĆ  della concorrenza sleale.

ā€œĆˆ un attacco alla salute dei cittadini, all’economia legale e alla dignitĆ  del lavoro artigianoĀ - afferma Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato SardegnaĀ - ciò che accade sotto i nostri occhi ĆØ molto preoccupante per tutti coloro che pagano le tasse e rispettano le leggiā€.

ā€œL’abusivismo in questo comparto – prosegue il presidente di Confartigianato Sardegna – non ĆØ solo un danno per le imprese regolari che operano nella legalitĆ , alla luce del sole ma soprattutto un oltraggio al benessere dei clientiā€.

I numeri nazionaliĀ sul settore dei ā€œservizi alla personaā€ elaborati dell’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna, su dati Istat-Infocamere.

Tasso di irregolarità artigiana del 27,6%. Si tratta del valore più alto tra i vari settori e supera di gran lunga il tasso medio nazionale, che si ferma al 14,4%.

Parrucchieri e estetisti abusivi, boom in Sardegna

L’analisi sullaĀ Sardegna spiega come il ā€œbenessereā€Ā siaĀ fortemente esposto, in maniera più o meno grave, a una illegalitĆ  professionale che sta assumendo i contorni dell’emergenza.

Ci sono almeno 1200 i lavoratori irregolari, che operando totalmente in nero o in posizione ā€œborder lineā€.

Quindi, si calcola che per ogni tre imprese artigiane regolari c'ĆØ una attivitĆ  ā€œfantasmaā€,Ā con grave impatto sulla salute dei cittadini e economia.

Un comparto, quello del benessere, che in SardegnaĀ conta circa 4046 impreseĀ del settore dei servizi di acconciatura e trattamenti estetici.

Di queste l’83,8% (3392 realtĆ ) sono artigiane, con circa 8mila addetti.Ā 

ƈ ciò che emerge dall’analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, che ha esaminato i dati dei settori del benessere, estetica e acconciatura nell’Isola.

Per quanto riguarda la spesa, le famiglie sarde spendono 29,5 euro al mese, equivalenti a 355 milioni di euro all’anno.

Tutto ciò però è a forte rischio a causa della concorrenza sleale di centinaia e centinaia di operatori abusivi.

Non rispettando nessun tipo di legge e soprattutto, sentendosi impunibili, svolgono l’attivitĆ  quotidianamente nelle abitazioni dei clienti o in locali non idonei.

Ma c’è di più: dal primo settembre 2025 il Regolamento Ue ha introdotto il divieto di utilizzo di alcune sostanze presenti in prodotti utilizzati nei trattamenti per estetici.

ā€œPertanto - aggiunge MeloniĀ -Ā sono vietate sia l’immissione sul mercato sia la messa a disposizione dei prodotti cosmetici non conformi".

"I prodotti giĆ  presenti nei saloni dovranno essere smaltiti o ritirati in accordo con i fornitoriā€.

Quanto al tema della concorrenza sleale, pesa il fatto che i saloni di bellezza a nell’Isola, come nel resto d’Italia, stanno affrontando un’escalation dei costi energetici.

Gli aumenti? Tra il +20% e il +27%: un salone medio potrebbe subire un aumento tra 2mila e 5mila euro all’anno, variabile in base all’energia consumata.

ā€œGestire un salone oggi significa investire costantemente in formazione, sicurezza, prodotti certificati, igiene e innovazione",Ā - rimarca MeloniĀ -.

"Non si tratta solo di tagliare capelli o applicare un trattamento: ĆØ un lavoro di responsabilitĆ  che richiede competenze aggiornate, attrezzature professionali e rispetto rigoroso delle normativeā€.

ā€œLe nostre imprese sostengono costi significativi - conclude il presidenteĀ - dalle bollette energetiche sempre più care, agli affitti, fino agli obblighi di legge – per garantire un servizio sicuro e di qualitĆ ".

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