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Distributore Su Siccu Distributore Su Siccu

Cagliari, rivoluzione sul fronte mare: addio al distributore di Su Siccu

Eni ko al Tar: dovrà sgombrare l’area coinvolta nel piano di riqualificazione del waterfront cittadino
Ennio Neri

Cagliari, addio al distributore di Su Siccu: sarà sgomberato

Cagliari, addio al distributore di Su Siccu: sarà sgomberato. Addio al distributore di Su Siccu e l’area sarà riqualificata nell’ambito del piano di valorizzazione del fronte mare cittadino avviato dall’Autorità portuale. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna ha respinto il ricorso presentato da Eni S.p.A. ed Enilive S.p.A. contro l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna. La decisione, pronunciata in forma semplificata ai sensi dell’articolo 60 del Codice del processo amministrativo, conferma lo sgombero dell’area di Su Siccu, nel porto di Cagliari, dove l’azienda gestiva un impianto di distribuzione carburanti.

La vicenda nasce a febbraio 2025, quando l’Autorità portuale ha intimato a Eni di liberare l’area concessa entro il 15 giugno 2025. La società, titolare della concessione dagli anni ’90, ha contestato il provvedimento richiamando un accordo del 2017. In quell’intesa, Eni e Autorità portuale avevano definito bonariamente precedenti contenziosi, fissando una proroga di cinque anni della concessione, salvo approvazione del nuovo piano attuativo e avvio dei lavori nella zona.

Il Tar ha rilevato che la concessione era scaduta il 31 dicembre 2024 e che Eni aveva presentato la richiesta di rinnovo soltanto il 18 aprile 2025, quattro mesi dopo la scadenza. La normativa di riferimento, inclusi il Regolamento per l’esecuzione del Codice della Navigazione e il Regolamento d’uso delle aree demaniali dell’Autorità portuale, impone la presentazione della domanda di rinnovo almeno 180 giorni prima della scadenza.

La sentenza

Secondo i giudici, l’accordo del 2017 non esonerava Eni dall’obbligo di rispettare i termini di legge per il rinnovo. Inoltre, la concessione prevedeva espressamente lo sgombero alla scadenza, salvo nuova autorizzazione ottenuta in tempo utile.

L’Autorità portuale ha motivato la richiesta di liberare l’area con le previsioni del nuovo piano attuativo della Zona A del porto di Cagliari, che non include la presenza di un distributore carburanti nella località di Su Siccu. Il Tar ha quindi ritenuto legittimo l’ordine di sgombero e ha compensato le spese di giudizio tra le parti, considerando la complessità della vicenda.

La sentenza segna un passaggio cruciale nella riqualificazione del fronte mare di Cagliari e chiude una lunga disputa tra l’ente portuale e la multinazionale energetica.

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