Intossicata da botulino e morte sopraggiunta anche per polmonite emorragica, così è emerso dall’autopsia su Roberta Pitzalis. A mettere nero su bianco le cause della morte dell’ingegnera 38enne è stato il medico legale Matteo Nioi. Per avere risultati ancora più netti e definiti bisognerà attendere i novanta giorni per gli istologici, Nioi è stato chiaro nello spiegare che solo allora tutto l’esame potrà dirsi concluso. Intanto, però, il quadro tracciato, cosiddetto “iniziale”, e già consegnato alla Procura di Cagliari, rende la vicenda ancora più complessa e grave di quanto già non lo fosse.
Roberta Pitzalis, la verità dall’autopsia
Roberta Pitzalis aveva partecipato alla Fiesta Latina a Monserrato. Nel mirino la salsa guacamole utilizzata per farcire i tacos: la trentottenne aveva avuto sintomi chiari da intossicazione e, al Brotzu, era emersa la causa: botulino. Poi il trasferimento al Businco, visti i miglioramenti, ma poi la ricaduta fatale. È filato tutto liscio in quei giorni, trascorsi prima in un ospedale e poi in un altro? Acnhe questo è un aspetto sul quale le autorità potrebbero presto chiedere conto a chi di dovere, cioè ai vertici delle due strutture sanitarie.