Il Sulcis si apre al turismo di qualità con due nuovi resort che sorgono in località Porto Paglia e Acqua sa Canna, svolta extralusso Gonnesa. Due progetti distinti, ma uniti dalla stessa visione: “coniugare ospitalità, benessere e sostenibilità in un contesto naturale ancora intatto, tra mare, macchia mediterranea e panorami collinari”, come si legge nel progetto che prima di diventare realtà a attende il via libera della Valutazione di impatto ambientale da parte dell’assessorato regionale alla D9ifesa dell’Ambiente. Una vera e propria svolta per il Sulcis, turismo extralusso a Gonnesa.
Porto Paglia: Spa, ville e paesaggio
A pochi passi dalle dune e dalle acque cristalline di Porto Paglia, prende forma un resort turistico-ricettivo su 10 ettari di terreno, con ville monofamiliari immerse nel verde e una Spa d’eccellenza come cuore pulsante del complesso.
Gli architetti dello studio dell’ingegner Antonio Vigo hanno modellato il progetto sull’orografia naturale, scegliendo materiali tradizionali, volumi contenuti e soluzioni eco-compatibili. Gli edifici, bassi e ben distanziati, seguono l’andamento del terreno, con coperture in coppi sardi, colori tenui e ampie vetrate affacciate verso il mare. La vegetazione locale – ginepro, mirto, limone, ulivo – arricchisce ogni lotto e ridisegna un paesaggio autentico.
La SPA del resort offrirà un’esperienza completa di benessere: vasche idromassaggio, saune, docce emozionali, percorsi Kneipp e grotte saline. Gli ambienti, progettati per la quiete e l’equilibrio, si apriranno anche alla comunità locale, con l’obiettivo di creare occupazione e attrattività in bassa stagione. Il resort punterà così a un turismo lento, responsabile, in armonia con il contesto ambientale.
Acqua sa Canna: lusso discreto e architettura verde
Sul versante occidentale del territorio comunale, il progetto di Acqua sa Canna coinvolge circa 5 ettari di terreno collinare, oggi in parte a pascolo brado. La zona, classificata dal Puc come turistica, si trasformerà in un resort residenziale e alberghiero d’alto livello, con abitazioni monofamiliari e una struttura ricettiva a tre livelli, sempre con un impatto minimo sul paesaggio.
Le case si svilupperanno su uno o due piani, senza superare i 5,70 metri di altezza alla gronda. L’hotel, articolato su più blocchi, non supererà i 9,60 metri. Tutti i volumi si distribuiranno in modo da lasciare ampie superfici libere, destinate a verde privato. Ogni lotto ospiterà esclusivamente costruzioni principali, senza tettoie, box o annessi accessori. I parcheggi si integreranno nel paesaggio grazie a terrazze verdi a livello strada, ombreggiate da strutture in legno e pavimentate con materiali drenanti. Gli edifici sfrutteranno la pendenza naturale del terreno per realizzare piani interrati destinati a cantine, garage o lavanderie, sempre nel rispetto delle distanze minime e dell’equilibrio compositivo dell’insieme.
Un doppio intervento, un’unica visione
I due resort rispondono alla stessa filosofia: sviluppo turistico sostenibile, qualità architettonica e valorizzazione del paesaggio. La società Villa di Chiesa Resort Srl, promotrice degli interventi, ha affidato l’intera pianificazione a uno studio tecnico (Antonio Vigo) con esperienza nel settore paesaggistico e urbanistico. Gonnesa punta così a rinnovare la sua vocazione turistica senza rinunciare alla propria identità. Porto Paglia offrirà relax e benessere a pochi metri dal mare, mentre Acqua sa Canna proporrà un’esperienza più riservata, tra colline e orizzonti aperti. Entrambi i progetti mirano a rigenerare aree oggi marginali, restituendo valore a un territorio dalle potenzialità straordinarie.
Con queste iniziative, il Comune di Gonnesa si candida a diventare un punto di riferimento nel panorama del turismo sostenibile in Sardegna.