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Cagliari, nessuna omissione di soccorso: morte naturale per l’ex rossoblù Andrea Capone

L’ex centrocampista del Cagliari trovato senza vita in una stanza dell’hotel Tirso otto mesi fa: i risultati delle indagini
Paolo Rapeanu

Non ci sono state omissioni di soccorso. L’ex centrocampista del Cagliari, Andrea Capone, è deceduto per cause naturali, senza che nessuno si accorgesse che stava male quella notte. Probabilmente, si è trattato di un attacco di cuore causato da un’aritmia legata a una cardiomiopatia, che non gli ha lasciato scampo. L’inchiesta sulla sua morte, partita la mattina del 29 settembre scorso in una suite dell’hotel Palazzo Tirso in piazza Deffenu, si è conclusa, come riporta L’Unione Sarda, con l’archiviazione disposta dal giudice per le indagini preliminari, Giorgio Altieri.

Anche il pubblico ministero Marco Cocco aveva suggerito al Gip di archiviare il fascicolo, ipotizzando che non ci fosse stata omissione di soccorso da parte di ignoti. Tuttavia, la famiglia di Capone si era opposta, chiedendo che le indagini continuassero per chiarire quanto accaduto quella tragica notte.

Per quanto riguarda il ritrovamento, Andrea Capone era stato trovato all’interno della suite, vicino a un pianerottolo e alle scale. In un primo momento si era pensato a una caduta nella camera d’albergo dove aveva passato la notte.

Il medico legale Roberto Demontis, nominato dal pm Cocco, ha escluso qualsiasi intervento esterno, confermando che la morte è stata causata da cause naturali.

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