Ferito e bloccato nella grotta: salvato speleologo di Cagliari
Ferito e bloccato nella grotta a Orgosolo: salvato speleologo di Cagliari. Si è concluso intorno alle 21:30 di ieri, domenica 22 giugno, un lungo e complesso intervento del Soccorso Alpino e Speleologico della Sardegna per il recupero di due speleologi rimasti feriti nella grotta Sulidu de Arzane, a Punta Arzane, nel territorio di Orgosolo (NU). I due facevano parte di un gruppo di esploratori impegnati nella visita della cavità, nota per la sua conformazione impervia e la profondità.
L’allarme è scattato alle 13:45, quando la Centrale Operativa del 118 ha ricevuto la segnalazione e ha attivato immediatamente le operazioni di soccorso. Sul posto è arrivato l’elisoccorso di base a Olbia, con a bordo un Tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino e un’equipe medica. I soccorritori hanno recuperato per primo A.G., 60 anni, che si trovava nei pressi dell’ingresso della grotta e presentava condizioni compatibili con un trasporto rapido. Il secondo speleologo, A.N., 52 anni di Cagliari, si trovava circa 100 metri all’interno della cavità, impossibilitato a muoversi autonomamente.
Per raggiungerlo, il Soccorso Alpino ha mobilitato circa 30 tecnici speleologici provenienti da varie stazioni dell’isola. Le squadre hanno allestito un campo base a Sa Senepida e una postazione avanzata direttamente all’ingresso della grotta, così da coordinare efficacemente le operazioni.
Il Soccorso alpino
La squadra di primo intervento, con al seguito un medico, ha raggiunto A.N., lo ha stabilizzato sul posto e ha avviato una lunga e delicata fase di trasporto verso l’esterno. I tecnici hanno utilizzato presidi sanitari specifici per il recupero in ambienti ipogei, garantendo la massima sicurezza al ferito. Una volta all’uscita, l’equipe dell’elisoccorso ha provveduto al suo trasferimento all’ospedale di Sassari.
Presenti sul luogo dell’intervento anche i Carabinieri della Stazione di Orgosolo, che hanno collaborato alle operazioni di gestione dell’area.