Incendi, paura a Tortolì e Jerzu
Incendi, paura a Tortolì e Jerzu. Giornata impegnativa per le squadre antincendio in Ogliastra, dove due incendi hanno interessato i territori di Tortolì e Jerzu, costringendo il Corpo forestale e le forze di supporto a un’intensa attività di spegnimento, resa ancora più complicata dal vento e dalle alte temperature.
Leggi anche Il fuoco “maledetto” non lascia la Sardegna: 20 incendi, cento evacuati a San Giovanni Suergiu
A Tortolì, le fiamme sono divampate nella località Is Mendulas, lambendo un’area vegetata a ridosso della periferia. Le Stazioni del Corpo forestale di Tortolì e il Gauf di Lanusei hanno diretto le operazioni di spegnimento fin dalle prime ore dell’incendio. Due elicotteri leggeri della flotta regionale, decollati dalle basi di Villasalto e San Cosimo, hanno effettuato numerosi lanci per contenere il fronte del fuoco. Sulla linea del fuoco sono intervenute tre squadre di Forestas, provenienti da Baunei, Cardedu e dalla stessa Tortolì, insieme ai volontari di Barisardo, che hanno operato in condizioni difficili a causa della conformazione del terreno.
Jerzu
A Jerzu, l’allarme è scattato nella zona di Masoni Aregu. Anche in questo caso, l’incendio ha richiesto un massiccio dispiegamento di forze. La Stazione forestale locale, insieme al Gauf di Lanusei, ha coordinato l’intervento diretto a terra, supportato da tre squadre di Forestas giunte da Jerzu, Ulassai e Tertenia. Due elicotteri provenienti da Villasalto e Pula hanno operato sull’area più impervia, mentre un Canadair decollato da Olbia ha effettuato diversi lanci per domare i focolai più estesi.
Le operazioni di spegnimento a Jerzu continuano tuttora. Il rogo minaccia ettari di macchia mediterranea, e i tecnici del Corpo forestale monitorano la situazione con attenzione per evitare una ripresa delle fiamme durante la notte.
Questi episodi confermano l’allerta elevata nel territorio ogliastrino, dove il rischio incendi rimane alto. Il costante impegno delle squadre antincendio e l’efficace coordinamento tra enti regionali e volontari hanno finora evitato danni più gravi.
