Insulti e minacce: rissa sfiorata alla riunione sindacale della Asl di Cagliari
Insulti e minacce: rissa sfiorata alla riunione sindacale della Asl di Cagliari. Clima da Far West, altro che confronto sindacale. Un’assemblea che avrebbe dovuto sancire la nomina del presidente, del suo vice e del coordinatore della Rsu dell’Asl 8 di Cagliari si è trasformata in un ring politico-sindacale dove sono volate parole grosse, minacce fisiche e accuse di colpi bassi. Il tutto è accaduto lunedì 9 giugno, nella sede della Rappresentanza Sindacale Unitaria, quando trentotto delegati si sono riuniti per deliberare sui punti all’ordine del giorno. Risultato? Riunione sospesa. Perché? Un “teatrino indecente”, come lo ha definito senza mezzi termini il segretario della Fials, Giampaolo Cugliara, in un comunicato ufficiale.
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Il caos è esploso già nelle prime battute dell’incontro, è stato chiesto di mettere mano al regolamento interno della Rsu prima di procedere con le nomine previste. Una mossa giudicata “illegittima” e “in spregio al regolamento vigente” da alcuni delegati.
Da lì in poi, il baratro. Un delegato avrebbe perso completamente le staffe: insulti pesanti, toni da bar e persino minacce fisiche rivolte a membri della Fials, che avevano semplicemente chiesto di rispettare l’ordine del giorno. “Uno spettacolo non tollerabile – si legge nel comunicato Fials – che nulla ha a che fare con il rispetto dovuto ai lavoratori che rappresentiamo”.
Ma il veleno è nella coda: parole durissime, che fotografano un clima incandescente, da resa dei conti. “È chiaro a tutti – continua la nota – che qualcuno vuole riscrivere le regole per farle su misura dei nuovi giochi di potere. Si cerca di addomesticare la democrazia interna, per piazzare le pedine nei ruoli chiave. È l’ennesimo tradimento delle aspettative dei lavoratori”.