Arrivano in riva al mare con le barche e mettono i bagnanti in pericolo: il caso in consiglio comunale a Cagliari.
Arrivano in riva al mare con le barche e mettono i bagnanti in pericolo: il caso in consiglio comunale a Cagliari. La sicurezza dei bagnanti torna al centro del dibattito politico cagliaritano con la presentazione di un’interrogazione e di una mozione che chiedono interventi urgenti per contrastare i rischi legati alla presenza irregolare di imbarcazioni a motore vicino alla riva. La mozione, depositata in Consiglio comunale da Stefania Loi, FdI, mette in luce le criticità già emerse negli scorsi anni, oggi aggravate dall’imminente arrivo della stagione estiva e dal conseguente afflusso di cittadini e turisti.
In particolare, la zona di Calamosca appare tra le più esposte al fenomeno. I residenti segnalano da tempo la presenza quotidiana di natanti che si spingono fin sotto costa con il motore acceso, spesso ignorando le disposizioni contenute nell’Ordinanza della Capitaneria di Porto e nel Codice della Navigazione. «I cittadini – si legge nei documenti – devono chiamare ogni giorno la Capitaneria per denunciare queste violazioni, che mettono in serio pericolo chi frequenta il mare per balneazione.»
Le proposte avanzate puntano a ridurre drasticamente il rischio di incidenti. Tra le misure indicate, spiccano l’installazione tempestiva di boe di delimitazione e corridoi di lancio, l’intensificazione dei controlli, anche con il supporto della Polizia Locale, e un coordinamento stabile tra Comune, Capitaneria e altri enti competenti. I firmatari chiedono inoltre una relazione dettagliata da presentare in aula, con tempi certi sulle azioni previste.
La mozione, già trasmessa agli uffici per la protocollazione, include la richiesta di discussione urgente, considerata la gravità della situazione. «La sicurezza in mare deve diventare una priorità concreta – dichiara Stefania Loi, prima firmataria –. Non possiamo aspettare che accada una tragedia per intervenire. Il Comune deve agire subito per garantire la tutela dei bagnanti e la corretta fruizione delle nostre spiagge.»