Incendio di Strakrash a Is Mirrionis: confessano due ragazzini di 15 e 16 anni: volevano realizzare un video “spettacolare” da postare sui social.
Incendio di Strakrash, centro sociale di Is Mirrionis: due ragazzini confessano. Un gesto sconsiderato nato dalla noia e dalla voglia di stupire ha ridotto in cenere uno degli spazi sociali più attivi del quartiere. Sono due minorenni, di 15 e 16 anni, entrambi residenti a Cagliari, i responsabili dell’incendio che ha devastato il centro di quartiere StraKrash di via Brianza una settimana fa.
La notizia sul quotidiano l’Unione Sarda oggi in edicola.
Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri della stazione di Sant’Avendrace, in collaborazione con la Polizia di Stato, i due ragazzi si sarebbero introdotti all’interno della struttura forzando un ingresso, con l’intento – a quanto pare – di mettere in scena un video “spettacolare” da condividere sui social.
Armati di bombolette spray e accendini, i giovani hanno inscenato una sorta di sfida con finti lanciafiamme. Ma quella che avrebbe dovuto essere una bravata da documentare con lo smartphone si è rapidamente trasformata in un disastro: le fiamme si sono propagate alla biblioteca del centro, alimentate dai libri presenti sugli scaffali. In pochi minuti l’incendio è sfuggito al controllo e i due, presi dal panico, sono fuggiti.
Il tam tam nei quartieri
La notizia si è diffusa rapidamente nei quartieri di Is Mirrionis e San Michele, suscitando sdegno e preoccupazione tra cittadini e associazioni. Anche sui social si sono rincorse voci e ipotesi sull’identità dei responsabili. Una pressione che, con ogni probabilità, ha contribuito alla svolta nelle indagini: uno dei due adolescenti si è infatti presentato spontaneamente in caserma, accompagnato dalla madre, raccontando quanto accaduto. Il secondo giovane è stato identificato poco dopo.
I due sono stati denunciati alla Procura per i Minorenni per danneggiamento a seguito di incendio. Le forze dell’ordine escludono qualsiasi matrice dolosa o intimidatoria: il gesto, seppur gravissimo, sarebbe riconducibile a un’azione impulsiva, priva di reale consapevolezza delle conseguenze.
Intanto, il centro StraKrash è inagibile. I danni sono ingenti e ci vorrà almeno un mese per completare la messa in sicurezza e i lavori di ripristino. Il Comune ha già avviato le verifiche per il recupero degli spazi, ma nel frattempo le attività della cooperativa sociale Passaparola riprenderanno nei locali messi a disposizione dalla scuola Ada Negri di via Castagnevizza.
