L’sos di un uomo “prigioniero” dopo l’incendio a Pula della sua auto
Ha visto le fiamme alte in piena notte, tra lunedì e martedì, ha chiamato subito il 115 ma, a rogo spento, a Pula della sua auto è rimasto ben poco. Gianluca Colomo, imprenditore turistico, “passo la gran parte dell’anno, tranne l’estate, qui a Pula, organizzo gite ed escursioni con le moto”, è affranto e molto preoccupato. Ha già parlato coi carabinieri e anche con loro è stato chiaro: “La macchina era ferma da giorni e non aveva difetti, come ha potuto prendere fuoco contemporaneamente sia davanti sia dietro?”. Domanda alla quale sa fornire una risposta: “Ritengo di essere vittima di qualche balordo, magari do fastidio a qualcuno del luogo per il lavoro che faccio con i turisti”.
Colomo, sui social, ha riassunto molto chiaramente quanto capitato: “Qualcuno ha avuto la bella idea di entrare in giardino, a Pula, e darmi fuoco all’auto. Sono riuscito a salvare solo i due pupazzetti che avevo dietro al parabrezza. Per il resto sono bloccato qui in Sardegna perchè non posso più trainare il carrello e quindi non posso rientrare a Voghera”, spiega. L’uomo, sulla piattaforma GoFoundMe, ha aperto una raccolta fondi dal titolo “Macchina incendiata. No car-no work”. Sinora ha raccolto 500 euro, ma l’obbiettivo da raggiungere è di almeno 2600: “Per ogni donazione è previsto un regalo. Giornate, mezze giornate e ore di lezioni scuola guida e tour in moto o enduro. Grazie a chi potrà aiutarmi a risollevarmi”.